Eboli, sui feretri il messaggio di Mattarella e lo strazio dei parenti: «Troppo dolore»

Familiari, colleghi ed Istituzioni all'obitorio di Eboli: lacrime ed applausi

Uno dei due feretri pronto a partire per la puglia
Uno dei due feretri pronto a partire per la puglia
di Paolo Panaro
Domenica 7 Aprile 2024, 22:43 - Ultimo agg. 8 Aprile, 18:01
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Sul feretro dei due carabinieri deceduti c’era il berretto d’ordinanza e il telegramma di cordoglio del Presidente Sergio Mattarella. I familiari in lacrime di entrambi i militari giunti dalla Puglia, da Manfredonia e Montesano Salentino, all’obitorio di Eboli e straziati dal dolore immenso.

«Mio fratello amava la divisa come mio padre anche lui carabiniere – dice Sara, sorella del maresciallo Pastore, mentre non riesce a darsi pace e guarda sullo smartphone le foto e gli ultimi messaggi che le ha inviato il fratello – è una tragedia tremenda mio fratello voleva fare il carabiniere già da quando era bambino». Poi, Sara, infermiera di professione, tenta di consolare la madre distrutta dal dolore, in lacrime e con il viso pallido in preda alla disperazione che entra ed esce dall’obitorio in attesa che vengano composte le salme.

Nel cortile c’erano il colonnello Filippo Melchiorre, comandante provinciale dei carabinieri, il capitano Greta Gentili, comandante della compagnia di Eboli, il sindaco di Campagna Biagio Luongo e molti militari. Tra i primi ad arrivare all’obitorio il sindaco di Eboli Mario Conte con l’assessore Antonio Corsetto. «È un dolore immenso – dice Conte – non avrei mai immaginato una tragedia simile. Purtroppo sono deceduti mentre stavano per effettuare dei controlli. La comunità di Eboli è in lutto». Poi è giunto il Prefetto di Salerno, Francesco Russo e l’ex capo della Procura di Salerno, Corrado Lembo, originario di Campagna e che conosceva i due militari. «Ho portato l’affetto e il cordoglio della Prefettura di Salerno e delle istituzioni tutte, che si stringono attorno alle famiglie dei due giovanissimi carabinieri che hanno perso la vita nel tragico incidente stradale», ha detto il prefetto.

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Le due stanze dell’obitorio sono state presidiate dai carabinieri e dagli agenti della polizia municipale di Eboli che garantiscono assistenza ai familiari delle vittime.

All’esterno della sala mortuaria sorretta da due amiche c’è la fidanzata di Francesco Ferraro che urla il suo dolore con gli occhi rossi e pieni di lacrime. «Dio, Dio, dove sei – ha gridato la ragazza giovane e coetanea del maresciallo – non ce la faccio è un dolore troppo grande per me. Un dolore immenso. Francesco, mi manchi già. Mi mancherai per tutta la vita».

Carabinieri in lacrime. A metà mattinata sono giunti il generale di Corpo d’armata Antonio De Vita, comandante interregionale dei carabinieri Ogaden con sede a Napoli e con competenze su Campania, Puglia, Abruzzo e Molise, che dice: «Siamo affranti dal dolore per la dipartita di due militari che hanno mostrato abnegazione e professionalità nell’espletamento delle loro funzioni. Purtroppo, si tratta di incidenti che possono avvenire. Esprimo le condoglianze ai familiari delle vittime». Sulla stessa lunghezza d’onda il generale di brigata dei carabinieri comandante della Legione Campania, Antonio Iannece. «I due carabinieri deceduti – afferma – erano molto conosciuti e ben voluti a Campagna dove lavoravano. Erano l’esempio dell’autentico carabiniere sempre presente per risolvere le difficoltà dei cittadini». Affranto dal dolore Giuseppe Borrelli, capo della Procura di Salerno. «Due carabinieri esemplari che sono deceduti mentre espletavano il loro lavoro – afferma Borrelli - e si stavano recando ad effettuare dei controlli. Sono molto addolorato da questa tragica circostanza ed esprimo cordoglio alle famiglie dei carabinieri che hanno perso la vita e all’Arma».

Nel pomeriggio il momento dell’addio. Matteo Pastore, padre di Francesco, è un carabiniere di lungo corso e tra le mani mentre saluta per l’ultima volta il figlio ha il suo berretto e con le lacrime che gli rigano il viso parla con il generale De Vita. «Generale, Francesco quando era piccolo – dice - mi chiedeva sempre di venire in caserma con me. Voleva fare il carabiniere amava la divisa già quando aveva pochi anni». Cordoglio è stato espresso, tra gli altri, dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, dai parlamentari Piero De Luca, Imma Vietri, Giuseppe Bicchielli, dall’europarlamentare Isabella Adinolfi e dai consiglieri regionali Andrea Volpe e Anna Bilotti.

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