Burtone in isolamento e guardato a vista
A Roma una scuola intitolata a Maricica

Burtone viene trasferito in carcere (foto Claudio Peri - Ansa)
Burtone viene trasferito in carcere (foto Claudio Peri - Ansa)
Martedì 19 Ottobre 2010, 12:39 - Ultimo agg. 15 Marzo, 22:24
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ROMA (19 ottobre) - Alessio Burtone ha trascorso la sua prima notte in carcere, dopo che ieri il gip Sandro Di Lorenzo ne aveva disposto la custodia cautelare in carcere. Il ventenne ha riposato e ha mangiato sia ieri sera sia questa mattina prima di incontrare il suo difensore, Fabrizio Gallo

Burtone, accusato di avere provocato con un pugno la morte di Maricica Hahaianu, è entrato ieri sera a Regina Coeli, ed è stato trasferito subito in una cella della settima sezione, in isolamento e guardato a vista. Ha anche incontrato lo psicologo e lo psichiatra che al termine dei colloqui non hanno riscontrato «particolari problemi o patologie del giovane». Per Burtone è stata comunque disposta una detenzione in isolamento e, al momento, non gli sarà concesso di incontrare altri detenuti.

Difesa chiederà scarcerazione. «Si tratta di un isolamento precauzionale - ha detto l'avvocato Gallo - si temono sia gesti autolesionistici che aggressioni nei suoi confronti da parte di altri detenuti.

L'ho trovato molto intontito e demoralizzato. Comunque ha bisogno di un supporto morale, è giovane e non è un pregiudicato. Io e la famiglia lo andremo a trovare tutti i giorni: non bisogna lasciarlo solo». Il penalista ha annunciato che presenterà domani istanza di scarcerazione al tribunale del Riesame, non appena avrà ricevuto la consulenza del suo esperto medico legale che ha partecipato all'autopsia svolta ieri.

«Non sono riuscito a dormire, ero agitato. Ogni volta che mi svegliavo pensavo di essere a casa, ma quella luce davanti al letto mi ricordava che ero in carcere», ha raccontato Burtone al suo avvocato. Secondo Fabrizio Gallo «è una situazione molto dura, Alessio questa notte ha avuto la pressione alta. Era controllato a vista perchè in regime di isolamento. In cella da solo come un delinquente incallito».

Alemanno: amicizia può prevalere su considerazioni oggettive. Il sindaco di Roma ha commentato le parole e gli insulti di ieri degli amici di Burtone durante il trasferimento in carcere: «Comprendo che ci siano solidarietà, amicizia che prevalgono su quelle che sono considerazioni oggettive. Oggi il ragazzo è in carcere e non ci sono più altri commenti da fare».

Camera penale Roma: esigenza carcere incomprensibile. «I giudici che saranno chiamati a valutare responsabilità e gravità del fatto, avranno modo di esprimere compiutamente il loro giudizio. Ma si fatica a comprendere cosa tutto ciò abbia a che fare con il tema delle esigenze cautelari, già valutate dal gip al momento dell'arresto come salvaguardabili dalla misura degli arresti domiciliari ed ora aggravate con il carcere - recita una nota del direttivo della Camera Penale di Roma - La morte della sventurata signora Maricica aggrava l'imputazione, non certo le esigenze cautelari, già valutate alla luce dei precedenti penali dell'indagato, e permanendo incontestate le modalità della triste vicenda. La Camera Penale di Roma da tempo denunzia, già in relazione ad altre vicende giudiziarie di analogo rilievo pubblico, come l'istituto della custodia cautelare si sia ormai trasfigurato in uno strumento di anticipata irrogazione della pena, sotto la pressione di rozze campagne mediatiche e di ciniche ed irresponsabili iniziative politiche che strizzano l'occhio al giustizialismo di una diffusa parte della pubblica opinione». Per l'organo di rappresentanza degli avvocati «occorre che la giurisdizione penale si affranchi dalle suggestioni mediatiche, rivendicando con forza e con orgoglio i parametri costituzionali che ne regolano l'esercizio. La riprovazione sociale, meritevole del più rigoroso rispetto, si esprima con la irrogazione della pena, all'esito di un processo giusto ed equo: tutto il resto, lo si lasci ai talk show, e a qualche sindaco che cerca facili consensi».

Una scuola intitolata a Maricica. «Stiamo valutando l'idea di intitolare una delle prossime strutture scolastiche a Maricica Hahaianu», ha detto l'assessore alla scuola Laura Marsilio, inaugurando un asilo nido comunale nel X Municipio e due nuove sezioni in una scuola dell'infanzia. Nella scuola in via del Fontanile Anagnino l'assessore ha anche annunciato l'intitolazione di un giardino a Francesca e Sara, le due alunne dell'istituto che alcuni mesi fa morirono in gita a Ventotene per il crollo di un costone.