ROMA - Parole di rammarico quelle pronunciare dal capitano di fregata Gregorio De Falco. «Il provvedimento di avvicendamento lo ritengo un atto che assume connotazioni di vessazione, pesante vessazione e demansionamento. Tanto da essere pronto a lasciare», afferma de Falco, durante l'audizione in commissione lavori pubblici e trasporti in senato in merito al suo avvicendamento dopo il naufragio della Concordia.
Secondo De Falco, «si tratta di un demansionamento, non di una sostituzione o avvicendamento».
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