I carabinieri del nucleo investigativo dell'Aquila, coordinati dalla procura di Avezzano, stanno indagando sul focolaio Covid scoppiato alla festa dell'Immacolata degli studenti del Liceo Scientifico V. Pollione in un locale che si trova nel territorio di Aielli, comune di 1.500 abitanti attiguo ad Avezzano.
Circa 400 giovani hanno partecipato alla cena, diventati più di 500 nel dopocena con musica e balli. Dopo la festa gli studenti sono andati a scuola il 9, il 10 e l'11 dicembre: in questi tre giorni sono emersi casi sparsi di positività al virus tra le classi. Senza dimenticare che in questi giorni è stato sequenziato il primo caso di variante Omicron in Abruzzo.
E' per questo che il vice sindaco di Avezzano, Domenico Di Berardino, su richieste del dirigente scolastico, ha ordinato la chiusura dell'Istituto fino al 18 dicembre e la Asl ha attivato uno screening con tampone molecolare tra i 1.500 studenti.
I carabinieri del nucleo investigativo dell'Aquila, guidati dal maggiore Edoardo Commandè, hanno acquisito atti e documenti al Comune di Avezzano e al Liceo Scientifico Pollione di Avezzano per risalire, appunto, alla diffusione dei contagi da Covid-19, dopo una festa che si è svolta in un grande locale marsicano. «I carabinieri stanno svolgendo accertamenti e acquisizioni documentali - dice una nota dell'Arma - che ha portato alla sospensione dell'attività didattica in presenza. Finora sarebbero oltre dieci gli studenti positivi». L'indagine epidemiologica della Asl, ancora in corso, e le altre risultanze acquisite dai militari indicano che «i ragazzi risultati positivi nei giorni precedenti avrebbero partecipato alla festa, cui avrebbero aderito circa 400 studenti. Gli accertamenti continueranno nei prossimi giorni di concerto con la procura di Avezzano».