È stato ritrovato senza vita, accanto al suo furgone, stroncato da un infarto che non gli ha lasciato nemmeno il tempo di chiedere aiuto. Se n'è andato così Luigi Pivato, 47 anni compiuti appena tre giorni fa. Stava lavorando, aveva un appuntamento con un cliente. Al telefono lo ha chiamato dicendogli che non si sentiva «troppo bene», rimandando l'incontro. L'unica avvisaglia di un malore che non si poteva prevedere, visto che Gigi, come lo chiamavano tutti, aveva sempre goduto di ottima salute. Straziati dal dolore la moglie Rocio, i due figli piccoli Virginia ed Enrique, oltre a mamma Daniela, papà Ferdinando e la sorella Raffaella. L'ultimo saluto verrà celebrato domani mattina, 14 maggio, alle 10 nella cattedrale di Asolo (Treviso) dove, alle 9.30, verrà recitato il rosario di suffragio.
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IL RICORDO
Luigi Pivato faceva l'idraulico.
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IL CORDOGLIO
Luigi Pivato era stato uno dei fondatori del Gruppo Asolo Viva, che aveva sostenuto il candidato sindaco Andrea Regosa, e animato la vita politica asolana portando nel dibattito pubblico alcuni grandi temi come il Pat e l'ambiente. Era anche tra le anime del Soul sound e dell'Ama Festival e di altre iniziative culturali e da qualche anno era un volontario della protezione civile. «Ci conosciamo da 22 anni - racconta Mauro Lovato, presidente della protezione civile di Asolo - Era una persona disponibile con tutti e sempre pronto, quando non era con la famiglia: non ricordo mi abbia mai detto di no».