Mense scolastiche, al Sud sono la metà rispetto al resto di Italia

Solo un edificio scolastico su 3 è fornito di un locale mensa

Le regioni con più mense scolastiche sono tutte nel nord del paese
Le regioni con più mense scolastiche sono tutte nel nord del paese
Lunedì 13 Maggio 2024, 10:54 - Ultimo agg. 16:44
3 Minuti di Lettura

Solo un edificio scolastico su 3, in Italia, è fornito di un locale mensa. A dirlo, i dati diffusi da Cittadinanzattiva nella VII Indagine sulle mense scolastiche. Le mense, tuttavia, non sono distribuite in modo uniforme sul territorio nazionale.

Nelle regioni del Sud, infatti, solo il 22% delle scuole possiede una mensa, nelle Isole appena il 21%: la quota si abbassa ulteriormente in Campania (15,6%) e in Sicilia (13,7%). Al Centro e al Nord, invece, la percentuale delle mense scolastiche è decisamente più alta: rispettivamente il 41% e il 43%.

La regione con il maggior numero di mense è la Valle d'Aosta (72%), seguita da Piemonte, Toscana e Liguria.

Per tentare di colmare questa disparità tra gli obbiettivi previsti dal Pnrr c'è la creazione di circa 1.000 mense scolastiche. Tuttavia, rilevano i ricercatori, i pochi dati disponibili sull'andamento dei lavori evidenziano un forte ritardo di questo filone dei finanziamenti, per cui la disponibilità delle nuove strutture si avrà solo a partire dal secondo semestre del 2026.

Il Pangi (Piano di azione nazionale per l'attuazione della garanzia dell'infanzia) indica il servizio delle mense scolastiche come uno dei più importanti per prevenire l'esclusione sociale dei minori. Avere una mensa scolastica è fondamentale nella lotta alla povertà educativa e alimentare, consentendo a tutti gli alunni di accedere a pasti sani ed equilibrati indipendentemente dalle possibilità territoriali, economiche e organizzative delle proprie famiglie d'origine. La qualità del servizio è, in questo senso, determinata.

Come specifica infatti Adriana Bizzari, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva: «La Commissione Parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, insieme a tutti gli stakeholder interessati compresi gli utenti, avvii una indagine conoscitiva per individuare un piano di interventi su aspetti quali: qualità e costo delle derrate alimentari, filiera di approvvigionamento, rispetto dei menù, ruolo delle Commissioni mensa, fasce di agevolazione nelle tariffe, sistema degli appalti, condizioni lavorative del personale addetto, rispetto dei Cam, monitoraggio dei programmi pubblici mense bio e frutta e verdura a scuola, progetti di educazione all'alimentazione corretta».

Video

85 euro è la spesa media mensile che affronta una famiglia in Campania per la mensa nell'anno scolastico in corso - in aumento di oltre il 4% - in linea con i circa 85 euro (poco più di 4 euro a pasto) della media nazionale. E' quanto emerge dalla VII Indagine sulle mense scolastiche, con la quale Cittadinanzattiva ha preso in esame le tariffe di tutti i 110 capoluoghi di provincia sia per la scuola dell'infanzia che per la primaria. Un terzo degli edifici scolastici, ossia 13.533 su 40160, sono dotati di locale mensa.

La distribuzione però non è omogenea, in quanto nelle Regioni del Sud poco più di un edificio su cinque dispone di una mensa scolastica (al Centro è il 41% e al Nord il 43%) e la quota scende al 15,6% in Campania e al 13,7% in Sicilia. Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia e primaria, ad Avellino il costo mensile è di 91 euro, a Benevento 80 euro, a Caserta 86, a Napoli 76, a Salerno 90 euro. In Campania, secondo i dati di Cittadinanzattiva, esistono 543 mense mentre 137 sono quelle previste dal Pnr e di queste 51 di nuova costruzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA