Presa in giro dai compagni di classe, 12enne si getta dalla finestra: «Sarete contenti»

Presa in giro dai compagni di classe, 12enne si getta dalla finestra: «Sarete contenti»
Lunedì 18 Gennaio 2016, 11:00 - Ultimo agg. 19 Gennaio, 08:53
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Un'altra vittima del bullismo di scuola. Un'altra giovane vita in pericolo. Una dodicenne di Pordenone esasperata e ferita nella sua personalità dacattiverie e angherie ha deciso di farla finita gettandosi dalla finestra della sua casa a Pordenone. Per puro miracolo, rimbalzando su una tapparella di una finestra di un appartamento al primo piano dello stabile, la caduta è stata frenata e per questo la ragazzina non è morta. È stata trovata in condizioni gravissime sul selciato del cortile interno del condominio.

Sulle ragioni del tentato suicidio non vi sono dubbi. La dodicenne ha lasciato due bigliettini. Uno per i genitori in cui chiedeva scusa per il gesto; un altro per i compagni della classe in cui compare un terribile atto d'accusa: «Ora sarete contenti».  Oltre che nella lettera lasciata sulla scrivania, la piccola anche nelle prime fasi dei soccorsi, tanto al personale del 118, quanto alla mamma e pure agli agenti della Squadra Volante della Polizia di Stato, che stanno svolgendo le indagini, ha ripetuto il proprio disagio per i difficili rapporti con amici e coetanei della scuola.

L'adolescente deve aver maturato nel tempo la convinzione di suicidarsi. Lo si desume dal fatto che le lettere lasciate sulla scrivania non sono state scritte oggi ma riportano una data della settimana scorsa, probabilmente giovedì. La ragazzina da circa una settimana non andava a scuola a causa di una infiammazione alle vie respiratorie. Stamani la mamma è entrata nella sua cameretta proprio per somministrarle una terapia di aerosol, scoprendo che la figlia si era lanciata nel vuoto.

«Non c'era alcun segnale che lasciasse presagire quanto accaduto, siamo sconvolti». Sono le parole della dirigente della scuola media di Pordenone frequentata dalla ragazzina che stamani si è lanciata nel vuoto. «Mai, nè durante i Consigli di classe, nè in situazioni più informali - ha aggiunto - era emerso disagio di alcun tipo, e men che meno episodi di presunto bullismo.
I genitori di questa ragazzina e degli altri alunni non hanno mai accennato nulla a me o agli insegnanti. Insomma, un dramma che stava covando e di cui nessuno si era accorto ma non ci sono evidenze alla scuola che ci siano stati episodi particolari». «La ragazzina ha sempre frequentato con profitto - ha proseguito la dirigente - anche se con una certa discontinuità. Ecco, è questo l'unico elemento per cui ho riconosciuto il nome quando gli agenti della Questura sono entrati. È spesso a casa per qualche problema di salute, ma faceva tante assenze anche alla Primaria. Quando ho informato i docenti mi hanno riferito che proprio oggi volevano prendere contatto coi genitori perchè da qualche giorno era a casa e i compagni avevano riferito loro che era probabilmente influenzata». Circa la situazione della classe - venti alunni di cui sette stranieri - la preside ha spiegato che si tratta di un normale gruppo di dodicenni, «forse un pò più turbolento della media - ha riconosciuto - ma senza costringerci ad adottare particolari provvedimenti disciplinari». La dirigente ha terminato facendo un appello al buon senso: «Dobbiamo cercare di capire perchè questi ragazzini, sempre più giovani, arrivano a progettare questo tragico epilogo della loro esistenza. Invece c'è già la corsa al sensazionalismo, si sono già condannati amici e coetanei per il presunto bullismo mentre la scuola sarebbe inerme. Nel nostro caso abbiamo perfino uno sportello di ascolto gestito da una psicologa a cui però questa ragazzina non ha inteso accedere. Prima di qualunque giudizio, aspettiamo che la Polizia parli con lei. L'unica cosa importante - ha concluso - è che questa nostra ragazza si possa riprendere pienamente».
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