Ruby, scatta l'inchiesta ter: indagini anche
sul Cav per false testimonianze a suo favore

Ruby, scatta l'inchiesta ter: indagini anche sul Cav per false testimonianze a suo favore
Venerdì 22 Novembre 2013, 16:27 - Ultimo agg. 23 Novembre, 17:35
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Non appena verranno trasmessi dai giudici di Milano, che ieri hanno depositato le motivazioni della sentenza sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi i verbali con le presunte false testimonianze di una serie di persone, tra cui molte 'Olgettine' e la senatrice Maria Rosaria Rossi, la Procura di Milano inizierà a formare il fascicolo della nuova inchiesta cosiddetta 'Ruby ter'. Inchiesta in cui, dopo il deposito delle motivazioni del 'Ruby 2' previsto per il 2 dicembre, verrà iscritto anche Berlusconi.

Con la sentenza del 24 giugno scorso, infatti, con cui il Cavaliere è stato condannato a 7 anni di carcere per concussione e prostituzione minorile, i giudici della quarta sezione penale hanno disposto la trasmissione degli atti alla Procura per indagare sulle presunte false testimonianze di 32 testimoni, quelli che i pm avevano definito il «blocco dichiarativo» a favore di Berlusconi.

Tra questi una ventina di cosiddette 'Olgettine' - mantenute con 2.500 euro al mese - ma anche il viceministro Bruno Archi, il funzionario della Questura Giorgia Iafrate, i parlamentari Valentino Valentini e Maria Rosaria Rossi, l'eurodeputato Licia Ronzulli e il giornalista Carlo Rossella. Nelle motivazioni i giudici hanno chiarito che la gran parte di questi testimoni avrebbero detto il falso in aula con «deposizioni compiacenti» anche per «vantaggi economici e di carriera» che gli avrebbe garantito l'ex premier.

Inoltre, lo stesso collegio nelle motivazioni ha denunciato la gravissima attività di «inquinamento probatorio» portata avanti dal leader di Forza Italia a indagini e processo in corso, con Ruby e molte delle ragazze «pagate» per mentire. Su questo fronte saranno importanti anche le motivazioni del processo 'gemello' Ruby 2, a carico di Fede, Mora e Minetti, che saranno depositate ai primi di dicembre. Lo scorso 19 luglio, infatti, i giudici della quinta sezione penale hanno chiesto alla Procura di valutare «gli indizi di reità ravvisati» in riferimento a 33 persone, tra cui Berlusconi, i suoi legali Ghedini e Longo e la stessa Ruby, «con particolare riguardo a quanto accaduto il 6-7 ottobre 2010» (giorno del misterioso interrogatorio della stessa Ruby davanti a «Lele», «l'avvocato» e a «un emissario di Lui») e il «15 gennaio 2011», il giorno dopo la raffica di perquisizioni, quando le ragazze vennero convocate ad Arcore alla presenza di Berlusconi e dei suoi legali. Quando i verbali delle presunte false testimonianze, trasmessi dai giudici, saranno arrivati sul tavolo dei pm verrà formato il nuovo fascicolo che si 'arricchira« di altri nomi nel registro degli indagati dopo il deposito delle altre motivazioni: a Berlusconi potrebbe essere contestata la corruzione in atti giudiziari.

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