Shoah, la pietra d'inciampo
vandalizzata dopo appena due giorni

Shoah, la pietra d'inciampo vandalizzata dopo appena due giorni
di Giammarco Oberto
Martedì 24 Gennaio 2017, 09:49 - Ultimo agg. 11:13
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L’artista tedesco Gunter Deming l’aveva piazzata soltanto giovedì scorso. Sabato mattina era già stata imbrattata. La pietra di inciampo - una delle sei collocate nelle strade di Milano - posta in memoria di un deportato ucciso ad Auschiwitz, Dante Coen, davanti alla casa che abitò in via Plinio 20, è stata coperta con uno strato di vernice nera.

Se ne è accorta sabato la figlia di Coen, Ornella, che ha subito ripulito la targa con l’acquaragia. «Mio marito lo prevedeva, io invece ero fiduciosa che la città avrebbe avuto rispetto. E invece. Ma d’ora in poi vigileremo perché non accada più». «Sianmo addolorati e indiganti. È evidente che qualcuno non ha memoria - è la condanna di Davide Romano, assessore alla Cultura della comunità ebraica di Milano - a qualcuno queste pietre danno fastidio, si chiamano d’inciampo non per niente».

L’oltraggio avviene nei giorni in cui Milano si prepara al Giorno della Memoria: proprio ieri al Memoriale della Shoà in via Ferrante Aporti è stata inaugurata la mostra sulla deportazione ad Auschwitz degli ebrei del ghetto di Roma.
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