La morte della donna, presente nella lista dei 'foreign fighters' più ricercati d'Europa, risalirebbe allo scorso giugno. Al momento le autorità britanniche e statunitensi non confermano e non smentiscono la notizia. Secondo fonti concordanti, la donna avrebbe concluso la sua corsa mentre fuggiva dalla Siria, al confine con l'Iraq.
Tomorrow's front page: British jihadi Sally Jones KILLED by US drone strike https://t.co/nUyAp75WdH pic.twitter.com/oVmF1jqkAH
— The Sun (@TheSun) 11 ottobre 2017
Sally Jones, originaria di Greenwich e in passato musicista punk, si era convertita all'Islam dopo aver sposato Junaid Hussein e aveva seguito le orme del marito nell'adesione al jihadismo fino a lasciare nel 2013 la sua casa nel Kent per raggiungerlo con bimbo al seguito in Siria. Hussein risulta esser stato a sua volta ucciso in un raid nel 2015, ma questo non ha impedito alla vedova di continuare a far propaganda all'Isis, ad attirare giovani verso Raqqa, a scrivere messaggi di minaccia contro «i Cristiani» e a pianificare attacchi terroristici.
White widow wiped out 👍👏👏👏 Into the bargain Sally Jones son killed as well, what’s not to like. #ISIS #Raqqa pic.twitter.com/er8e1gXZ3l
— CFS (@crgsmth) 11 ottobre 2017