Ossessionato dai terroristi, va al cinema con la pistola e spara per sbaglio a una spettatrice

Michelle Mallari
Michelle Mallari
di Federica Macagnone
Martedì 26 Gennaio 2016, 18:11 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 13:32
2 Minuti di Lettura
Era così ossessionato dall'idea di poter essere coinvolto in attacchi terroristici e stragi di massa da portarsi di nascosto la pistola anche al cinema, pur essendo privo della relativa licenza. Rischiando, alla fine, di essere lui a versare sangue innocente. Dane Gallion, figlio 29enne di un ex colonnello dell'US Air Force, era andato in una sala di Renton, nello Stato di Washington, per vedere "13 Hours", il film che narra l'attacco mortale sferrato in Libia nel 2012 contro un compound diplomatico statunitense.

Quando è entrato con l'arma infilata nella cintura non era completamente lucido: come ha confessato lui stesso, aveva bevuto birra e ingerito farmaci ansiolitici. Cosa gli abbia fatto scattare una reazione inconsulta durante la proiezione è ancora da capire: fatto sta che a un certo punto ha impugnato la pistola e ha sparato, ferendo alla spalla Michelle Mallari, una spettatrice di 40 anni che era seduta davanti a lui. Mentre nella platea si diffondeva il panico, lui è fuggito.

La donna, fortunatamente, se l'è cavata e, dopo essere stata dimessa dall'ospedale, è in fase di recupero a casa sua insieme alla famiglia. Dane è stato successivamente rintracciato: incriminato per aggressione di terzo grado, è stato rilasciato dietro una cauzione di 25mila dollari. Secondo un rapporto della polizia, avrebbe fatto fuoco del tutto accidentalmente mentre armeggiava con la pistola. «Ha detto di aver preso l'arma perché era preoccupato che lì potesse avvenire una strage di massa - ha detto il detective Robert Onishi - Abbiamo parlato con lui e sembra che non avesse alcuna intenzione di sparare a nessuno». E il suo avvocato, David Allen, ha ribadito che si è trattato di un «terribile incidente, non c'era nessuna intenzione di colpire qualcuno».
Un altro rapporto stilato da un ufficiale della polizia, però, contraddice quanto riportato nell'altra relazione: Dane, infatti, avrebbe detto a un agente di aver sparato accidentalmente quando uno degli spettatori si è messo una mano sul pube. Qualunque sia la versione esatta, resta il fatto che la sua mente ossessionata stava per uccidere qualcuno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA