Elezioni a Roma, Salvini gela Bertolaso:
«Prima ascolteremo i romani, no ai pacchetti chiusi»

Elezioni a Roma, Salvini gela Bertolaso: «Prima ascolteremo i romani, no ai pacchetti chiusi»
di Simone Canettieri
Giovedì 18 Febbraio 2016, 12:53 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 09:04
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Sorpresa: Matteo Salvini mette di nuovo in dubbio la candidatura di Guido Bertolaso. Un terremoto che fa saltare il vertice a Palazzo Grazioli previsto per oggi tra il leader della Lega, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.

E' Salvini a impallinare l'ex capo della Protezione civile di prima mattina: «Tra il sì della Lega e le elezioni ci sono i cittadini romani. Li ascolteremo, e poi decideremo. In base a quello ci sarà il nostro giudizio finale. Non accettiamo pacchetti chiusi». Salvini attacca il candidato del centrodestra: «Quelle frasi sui Rom vessati -ha aggiunto- me le sarei aspettate più da Vendola che da un candidato del centrodestra».

Si riapre così la partita nel centrodestra. Su Bertolaso continua il fuoco concentrico di Alfio Marchini e Francesco Storace. Affonda il leader civico: «Si vede che a Roma abbiamo fatto qualcosa di male. Prima il medico marziano, ora il medico Zorro de Noantri, quello che promette miracoli. Tra un po' vedrete che Bertolaso ci spiegherà che può camminare sulle acque del Tevere e siamo a posto».

Giorgia Meloni non sarà al vertice fissato da tempo a palazzo Grazioli con Berlusconi e Salvini. A quanto apprende l'ANSA la disponibilità della Meloni per un prossimo vertice sarà data solo nel momento in cui sarà chiaro quali sono le reali determinazioni degli alleati sulle amministrative a Roma alla luce delle contraddittorie dichiarazioni rilasciate oggi da Salvini e ancora non smentite che minano la credibilità della candidatura di Bertolaso a Roma e di tutta la coalizione.

Non molla la presa nemmeno Storace, che attacca Bertolaso: «Può arrivare poco oltre la fine di febbraio solo perché è un mese bisestile. Penso che tra poco arriverà la Protezione Civile e se lo porterà via». L'ex presidente della Regione ha lanciato la sua campagna elettorale da Ponte Sant'Angelo, che Bertolaso pensò di far saltare nel 2008 durante la piena del Tevere. «Occorre ricominciare con una proposta che pensi di più ai cittadini e al popolo che al Palazzo» sottolinea Storace. 

«Bertolaso non rispetta i patti quando va in tv e dice 'avrei votato Giachettì. Forse non ha ancora capito con chi è candidato, forse ha sbagliato corrente e allora è meglio che faccia un passo indietro prima che crei un problema grosso nel centrodestra». Così Souad Sbai, esponente di 'Noi con Salvinì, commenta all'Adnkronos le dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini sulla candidatura di Guido Bertolaso.

Il senatore Andrea Augello, ex Ncd e capo del movimento Cuori Italiani, scrive su Facebook: «Nuovo colpo di scena al tavolo delle meraviglie del centrodestra. Salvini lancia una bordata di siluri contro Bertolaso, riaprendo i giochi sulla candidatura. Il risultato di questa stroncatura è un piccolo terremoto politico. La Meloni si dichiara allibita e annuncia che oggi non si recherà al vertice del centrodestra. Berlusconi tace. Bertolaso parla di ritrovata coesione. Che dire? Sarebbe facile infierire, ma prevale l'amarezza».

Davanti a questo caos è stato rinviato  il vertice tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni previsto per fare il punto della situazione sulle amministrative.

 

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