Elly Schlein aveva scelto la 'linea zen'. Lo aveva detto ai suoi e pure ai cronisti che l'avevano interpellata alla Camera. Nessuna risposta diretta agli attacchi di Giuseppe Conte. Ma poi, a quanto si riferisce, è maturata una convinzione diversa. Anche dopo aver ascoltato la richiesta 'trasversalè, dall'area riformista alla sinistra fino a esponenti vicini alla stessa segretaria, per una replica in chiaro al leader M5S. E così, seduta a un divanetto del Transatlantico, Schlein abbandona lo zen e si rivolge a Conte, per la prima volta, senza sconti. «Se qualcuno pensa di attaccare o insultare il Pd anziché attaccare il governo, sta sbagliando strada». Perché, incalza Schlein, l'avversario da battere è la destra e «dare l'idea che non ci possa essere un'alternativa è un grandissimo favore a Giorgia Meloni».
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L'intervento
E questo gli elettori progressisti lo sanno bene: «Per litigare bisogna essere in due.
Le reazioni
La reazione di Schlein era stata sollecitata in chiaro dall'area riformista dem. «Competition is competition, si avvicinano le europee ed è comprensibile che il Movimento 5 Stelle faccia il Movimento 5 Stelle, ma il Pd deve fare il Pd. Noi -dice Alessandro Alfieri all'Adnkronos- siamo gente paziente ma quando si passa il segno e si fa del Pd una caricatura, penso che si debba rispondere a tono per tutelare la propria comunità e la coerenza e l'equilibrio delle posizioni che abbiamo adottato». E pure da sinistra si apprezza la risposta della segretaria a Conte. Scrive Peppe Provenzano sui social: «Ha fatto bene Elly Schlein a rispondere a Giuseppe Conte. Bellicista a chi? Abbandonare l'Ucraina non porta la pace, ma la resa alla sopraffazione del bellicista vero, che è Putin. E sul Medio Oriente siamo stati i primi a chiedere il cessate il fuoco e iniziative concrete di pace». In serata Schlein, ad un'iniziativa con Alessandro Zan, torna sulla risposta al leader M5S: «Non ho perso la calma ma è giusto chiarire un punto, per litigare bisogna essere in due e da quando sono segretaria sfido chiunque a trovare una polemica contro le opposizioni mentre il governo taglia. Continueremo a lavorare in maniera unitaria ma esigiamo rispetto. Attacchi e mistificazioni non servono a costruire l'alternativa». E nessuno, conclude, «può pensare di costruire l'alternativa alla destra senza il Pd».