Agricoltura biologica, un'imprenditrice salernitana al vertice delle aziende campane

Agricoltura biologica, un'imprenditrice salernitana al vertice delle aziende campane
Lunedì 22 Febbraio 2016, 20:11
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In costante crescita dal 2005, il mercato italiano dell’agricoltura biologica è uno dei pochissimi settori produttivi a non aver conosciuto crisi. E la Campania non fa eccezione. Sono infatti circa 2.500 le imprese regionali certificate nel settore dell’agricoltura biologica, con un tasso di crescita annua dell’1,4 per cento. Per potenziare ulteriormente questo trend e trasformarlo in uno dei principali asset regionali del settore agroalimentare, la Confederazione Italiana degli Agricoltori della Campania lancia una piattaforma programmatica per traghettare il settore dall’attuale mercato di nicchia a quello dell’agro-ecologia e dell’intensificazione sostenibile, il cosiddetto “Biologico 3.0”. È quanto emerge dall’assemblea per il rinnovo degli organismi regionali di Anabio - Associazione Nazionale Agricoltura Biologica, eletti in occasione dell’assemblea dei delegati provinciali di Cia Campania tenutasi stamattina a Napoli presso l’Hotel Terminus.
“Facendo leva sulle nuove misure previste dal Piano di sviluppo rurale 2014-2020 - afferma Filomena Merola, imprenditrice cilentana e neo presidente di Anabio Campania - l’agricoltura biologica campana dovrà essere messa nelle condizioni di raggiungere un duplice obiettivo, economico e sociale. Da un lato dovranno essere valorizzati i prodotti aumentando il reddito dell’impresa, dall’altro le imprese agricole dovranno progressivamente divenire, ancora più di oggi, dei players fondamentali in termini di salute del consumatore e salvaguardia dell’ambiente”. Strumento operativo di Cia Campania aperta a tutti gli operatori impegnati nell'agricoltura e negli allevamenti biologici e biodinamici, Anabio rappresenta il 30 per cento degli agricoltori campani del settore.
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