Salerno, immobili comunali low cost
incassi da 100 euro al mese

Salerno, immobili comunali low cost incassi da 100 euro al mese
di Umberto Adinolfi
Lunedì 27 Febbraio 2017, 06:25 - Ultimo agg. 09:12
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SALERNO - Patrimonio immobiliare «low cost» per il Comune di Salerno: circa 900 tra appartamenti, depositi e terreni concessi in fitto per 100 euro al mese. L’analisi di quella che è la volumetria di proprietà pubblica concessa in locazione nella città di Salerno - dati che emergono dai documenti presenti sul sito ufficiale dell’ente - ci consentono di scattare una fotografia chiara e precisa nei suoi contorni. 

Partiamo ovviamente dai numeri. Secondo la tabella indicante il numero delle unità immobiliari, presenti nella disponibilità di Palazzo Guerra, e concessi in fitto o locazione a terzi, l’elenco aggiornato a dicembre 2015 annovera 884 tra appartamenti, locali commerciali, depositi e terreni. Diverse le zone urbane dove sono collocati tali immobili. Si passa dai rioni collinari (Ogliara, Giovi) ai quartieri periferici a sud (S.Eustachio, Mariconda, Fuorni) ed a quelli a nord (Matierno, Fratte), ma non mancano anche il centro storico e addirittura locali ubicati fuori dal territorio comunale (Calvanico, Bellizzi). Facendo un rapido conteggio, la superficie complessiva ammonta a 152.225 metri quadri. La maggioranza di essi è comunque rappresentata da alloggi di edilizia popolare, dove risiedono le famiglie salernitane più disagiate dal punto di vista economico. 

Accanto ai metri quadri, è indicato anche il canone annuo incassato dal Comune per ciascun immobile. Il totale degli incassi dei fitti è pari a 1.062.723 euro, che diviso per il numero delle unità immobiliari e per i 12 mesi dell’anno, offre una media mensile di incasso per ciascun immobile pari a 100 euro. Nel corso degli ultimi 5 anni - coincidenti con la precedente consiliatura - il Comune ha provato a dismettere una certa fetta del suo patrimonio immobiliare, con una serie di aste pubbliche, i cui esiti non sono risultati soddisfacenti, visto che per due terzi gli alloggi e i locali messi a bando sono andati invenduti. L’ultima di queste procedure di alineazione immobiliare risale all’ottobre del 2015, quando all’asta finirono 25 lotti. 
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