Salerno, conti sbagliati: maggioranza ancora a rapporto da De Luca

Dal palazzo di città di Salerno: «L’errore è stato corretto, l’opposizione abbia più rispetto per il lavoro degli uffici»

Il governatore Vincenzo De Luca
Il governatore Vincenzo De Luca
di Brigida Vicinanza
Martedì 9 Aprile 2024, 06:50
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Come una serie tv a puntate che ruota tutta attorno allo stesso argomento ma che si colora di dettagli nella routine di un centralissimo protagonista circondato da altri attori. È cominciata la settimana in cui (giovedì, per la precisione) si ritornerà in aula a palazzo di città per votare nuovamente quel punto all’ordine del giorno della scorsa assise comunale che ha stonato con le cifre del bilancio di previsione che - seppur approvato da giunta e consiglieri - è tornato sul banco degli imputati la scorsa settimana, costringendo tutti al passo indietro. Una differenza di circa 8 milioni (mancanti) tra i numeri messi a verbale nello schema di previsione tra 33 milioni di euro di disavanzo e i 25 riportati dalla nota integrativa. Dopo l’incontro con il sindaco Vincenzo Napoli e gli assessori al Mediterranea hotel dello scorso giovedì, De Luca ha tentato di spazzare via le polemiche, pur riconoscendo l’errore commesso sui conti del bilancio, puntando l’indice contro l’opposizione. Ma non prima di incontrare nuovamente, come una specie di secondo round, alcuni degli esponenti dell’amministrazione comunale. Arrivato con 15 minuti di anticipo rispetto all’inizio del convegno che ha dato il via alla Paper Week, dal corridoio di quella che ancora è casa per il numero uno di palazzo Santa Lucia, si è recato nella stanza del primo cittadino Vincenzo Napoli. Questa volta però ad accoglierlo non c’era il sindaco (assente per motivi personali) ma alcuni componenti della giunta insieme ad altri esponenti dell’amministrazione. 
L’INCONTRO
Una seconda puntata dopo quella di giovedì in cui l’argomento è sempre stato quell’errore di bilancio? Tra i corridoi dell’ente di via Roma popolati da addetti ai lavori e da alcuni consiglieri comunali, la sensazione è stata questa. Certo è che, dopo aver scritto altre pagine di “Guerra e pace” al Mediterranea Hotel la scorsa settimana, il governatore ha voluto chiudere il cerchio allontanando il polverone e riconoscendo nell’errore materiale di “uffici pieni di lavoro” la svista che ha portato alla conseguente rivolta dei consiglieri di opposizione e al ritorno in consiglio comunale. «È stato commesso un errore anche serio - ammette - ma è stato corretto immediatamente. Io su questo però, lo dico agli amici dell’opposizione, sarei più rispettoso, se un ufficio sbaglia non è che si possa fare un lavoro di aggressione. È giusto che l’opposizione faccia la sua parte ma cerchiamo di capire come lavorano i dipendenti pubblici. L’idea di ricominciare con le denunce, di andare sempre in Procura o alla Corte dei conti. Io non so quanti miliardi devo pagare alla Corte dei conti per tutte le pippe che sono state sollevate dall’opposizione. Inviterei - ha concluso - le opposizioni ad essere più sobrie». E a proposito di soldi, fondi e finanziamenti ma soprattutto di bilancio, il presidente della Regione Campania è ritornato a parlare di blocchi tra Pnrr e fondi Fs.


I FINANZIAMENTI
«Al sud il blocco dei fondi di sviluppo e coesione è sconcertante e intollerabile. Immaginare di avere 6 miliardi disponibili e perdere tutto questo tempo è impensabile: abbiamo perso 4 anni nel ciclo 2021/2027. Se fossi stato io a gestire - rilancia De Luca - avrei chiesto un’autocertificazione». Campanello d’allarme è proprio su Salerno città tra restyling e nuovi progetti: «Stiamo combattendo contro il burocratismo ma il blocco dei fondi riguarda anche un finanziamento di 10 milioni per il consolidamento del campanile del Duomo. Pericolo per gli investimenti anche sull'impiantistica sportiva: stadio Arechi e il campo Volpe, il Collana a Napoli. Su questi finanziamenti sono caricati anche i fondi per la viabilità per i comuni in difficoltà.

Ed anche lo smaltimento delle ecoballe. Ma noi siamo tenaci, andremo avanti: stiamo completando il progetto esecutivo per l’Arechi e la progettazione delle altre strutture, non bloccheremo niente».

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