Costiera Amalfitana, tassa d'imbarco e nuovi accosti: c'è la rivolta

Operatori turistici ed armatori chiedono un tavolo inter istituzionale per discutere delle nuove regole della Capitaneria di Salerno

Una veduta del porto di Amalfi
Una veduta del porto di Amalfi
di Mario Amodio
Giovedì 28 Marzo 2024, 06:50 - Ultimo agg. 08:16
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Salerno introduce la tassa d’imbarco e in Costiera Amalfitana monta la polemica. Il balzello approvato martedì dal consiglio comunale del capoluogo, secondo gli operatori colpisce un’utenza che preferisce l’alternativa al trasporto su gomma indicata da sempre come unica capace di snellire il traffico sulla statale amalfitana. E per questo, il settore marittimo, è pronto a dare battaglia.

«In queste condizioni sarà inevitabile la sospensione del servizio», minacciano dall’Associazione Italiana Armatori Trasporto Marittimo che ha annunciato la richiesta di convocazione di un tavolo tecnico con le istituzioni per ricevere chiarimenti ed ottenere certezze al fine di evitare la sospensione dei servizi in tutti negli scali della Costiera. Una decisione che se attuata comporterebbe inevitabili disservizi per i turisti e per i residenti. Comunque sia l’imposta introdotta colpirà non solo i vacanzieri diretti lungo la Divina. Già perché a lanciare strali polemici sono soprattutto i pendolari che utilizzano le vie del mare per raggiungere i posti di lavoro lungo la costa compresa tra Vietri a Positano.

«Per andare e venire da Amalfi adesso ci vorranno 11,5 euro al giorno - dice un dipendente pubblico che viaggia via mare - Che sull’arco di un mese fanno circa 40 euro. Un ennesimo rincaro, ingiustificato, che grava sull’economia familiare. A conti fatti converrebbe muoversi in auto e ingolfare ancora di più la statale».

Sul piede di guerra non ci sono soltanto i pendolari ma soprattutto gli operatori marittimi. Secondo il presidente dell’Associazione Italiana Armatori Trasporto Marittimo questa «andrà a colpire gli utenti delle sole via del mare e l’attività di trasporto marittimo rischierà di essere seriamente compromessa, nonostante negli ultimi decenni abbia contribuito in maniera rilevante allo sviluppo turistico ed economico della Costiera Amalfitana».

«In queste condizioni sarà inevitabile la sospensione del servizio e dei collegamenti marittimi - dice Salvatore Gambardella - Le Società saranno costrette a ridurre e sospendere i servizi e le corse causando irrimediabili disagi a partire dalle imminenti festività pasquali.

Le iniziative adottate di recente dalle varie amministrazioni anziché favorire il potenziamento del trasporto marittimo quale unica alternativa al trasporto su gomma in Costiera amalfitana, provocheranno conseguenze devastanti sulla mobilità locale».

Il riferimento è il nuovo regolamento al nuovo accosti approvato dalla Capitaneria di Salerno che ha introdotto un intervallo minimo tra gli accosti in tutti i porti e le misure limitative di accesso agli scali di Cetara e di Maiori per le imbarcazioni di media grandezza (27 m e 23 m) con conseguente impossibilità di utilizzare la quasi totalità della flotta in dotazione alle varie società. Dieci delle quali appena qualche giorno fa hanno presentato ricorso al Tar per l'annullamento, previa sospensione del provvedimento. Di tutt’altro tenore la posizione degli operatori turistici che da sempre invocano servizi efficienti e coordinati.

«Quando si fornisce al pubblico un servizio a carico della collettività è anche giusto che ci sia un contributo a sostenerlo pure da parte di chi lo utilizza - dice il presidente del gruppo alberghi di Confindustria, Andrea Ferraioli - Parliamo di una destinazione turistica nella quale i servizi devono essere portati all’eccellenza, e devono restare tali quando si trovano di fronte a flussi che aumentano esponenzialmente di anno in anno, in tale quadro le misure economiche che agiscono sul turismo possono e devono essere chiave di sviluppo futuro di servizi migliori e meglio organizzati. In questa ottica, auspichiamo come sempre un coordinamento maggiore sul territorio in modo che ci si possa organizzare in maniera preventiva nella gestione degli arrivi.

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Con la ZTL Territoriale che diventerà realtà, occorre pianificare assieme a tutti gli operatori del territorio la gestione dei flussi turistici: se la regola di accesso dettata dalla ZTL per il trasporto privato su gomma sarà unica, anche le regole di accesso alla Costa d’Amalfi attraverso i vettori di mare e di terra dovranno essere uniche e chiare, per evitare il caos e fornire un’alternativa efficiente».

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