Pensionato ucciso, la Cassazione annulla lo sconto di pena all'assassino

Pensionato ucciso, la Cassazione annulla lo sconto di pena all'assassino
di Pasquale Sorrentino
Venerdì 29 Aprile 2016, 12:11 - Ultimo agg. 12:12
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Polla. La Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio ad un’altra sezione della Corte di Assise di Appello di Salerno, la sentenza di secondo grado per Giuseppe “Pino” Petrillo accusato e condannato nei primi due gradi di giudizio per l’omicidio di Nicola Di Gloria, avvenuto nel maggio del 2010 tra le montagne di Polla. Accolto così il ricorso presentato dalla famiglia della vittima, un pensionato, difesa dall’avvocato Sebastiano Tanzola. Ricorso presentato dopo il maxi sconto a Petrillo in secondo grado. Nel primo grado di giudizio Petrillo, 32enne all’epoca dell’omicidio, fu condannato a 23 anni. Nel secondo invece a sei anni di reclusione e remissione in libertà con la più lieve accusa di lesioni volontarie. Sconto nato anche da un vizio parziale di mente riconosciuto dai giudici del Tribunale di Salerno. L’omicidio - occorre ricordare - suscitò molto sgomento nel Vallo di Diano, e Petrillo fu arrestato dopo circa un anno di indagini, incastrato da alcune telecamere fisse che inquadrarono l’incontro tra i due poco prima dell’omicidio.
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