Gino Cecchettin si affida a un'agenzia di comunicazione per scrittori e autori di fiction: ora ha una manager

Si tratta della Andrew Nurberg di Londra, la sua agente si chiama Barbara Barbieri. «Il signor Cecchettin ha bisogno di riposare», fa sapere la manager che d’ora in poi curerà i suoi rapporti con la stampa

Gino Cecchettin si affida ad un'agenzia di comunicazione per scrittori e autori di fiction: ora ha una manager
​Gino Cecchettin si affida ad un'agenzia di comunicazione per scrittori e autori di fiction: ora ha una manager
di Giulia Zennaro
Martedì 2 Gennaio 2024, 07:14 - Ultimo agg. 4 Gennaio, 06:44
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Gino Cecchettin si affida all’agenzia di comunicazione che tratta scrittori e autori di fiction. Si tratta della Andrew Nurberg di Londra, la sua agente si chiama Barbara Barbieri. «Il signor Cecchettin ha bisogno di riposare», fa sapere la manager che d’ora in poi curerà i suoi rapporti con la stampa. 

«Gino Cecchettin si è preso una vacanza»

L’agenzia londinese si occupa di comunicazione, ma non solo: è, infatti, anche una agenzia letteraria che rappresenta autori di tutto il mondo nel campo della narrativa, anche per ragazzi, e di fiction. «In questi giorni Gino Cecchettin si è preso una vacanza - spiega Barbara Barbieri - e non se la sente di rilasciare interviste e dichiarazioni».

 

Il Natale nella riservatezza

In questi giorni di festività natalizie la famiglia Cecchettin è comprensibilmente chiusa nella più stretta riservatezza.

Solo lo zio di Giulia, Andrea Camerotto, ha condiviso con poche e toccanti parole la lettera trovata sulla tomba di Giulia e firmata “un tuo coetaneo, Filippo”, in cui il giovane rifletteva proprio sull’impatto che le parole di Gino e della famiglia Cecchettin avevano avuto su di lui, portandolo a riflettere sull’ossessione che nutriva per la propria ex. Nessun commento del papà, dunque, nemmeno sulle parole con cui Mattarella ha accarezzato il ricordo di Giulia. 

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Le parole di Mattarella: «L'amore non è egoismo»

«Cari ragazzi, ve lo dico con parole semplici: l’amore non è egoismo, dominio, malinteso orgoglio. L’amore – quello vero – è ben più che rispetto: è dono, gratuità, sensibilità». Parole paterne, semplici e dirette, contro l’odiosa piaga della violenza sulle donne che il Presidente ha pronunciato nel tradizionale discorso di fine anno. Mattarella ha voluto rivolgere un appello ai giovani, con parole che ricordano molto quelle pronunciate dallo stesso Gino Cecchettin il giorno dei funerali di Giulia.

Anche il padre della ragazza, dall’altare della basilica di Santa Giustina a Padova, aveva pronunciato un discorso parlando direttamente ai giovani, invitandoli a rimettersi in discussione e a farsi alfieri di quei valori di rispetto, condivisione e amore che il Presidente ha ricordato la sera del 31 dicembre. «Vediamo e incontriamo la violenza anche nella vita quotidiana. Anche nel nostro Paese, quando prevale la ricerca, il culto della conflittualità», le parole del Presidente, «piuttosto che il valore di quanto vi è in comune, sviluppando confronto e dialogo. La violenza. Penso a quella più odiosa sulle donne». Il pensiero va a Giulia Cecchettin, a Vanessa Ballan e a tutte le altre donne che, in questo 2023 appena trascorso, hanno perso la vita per mano di uomini: ben 118. Gino Cecchettin aveva fatto sue le parole di Khalil Gibran, una poesia che invita ad accettare la natura dell’amore come dono di rispetto e di trarre il meglio anche dalle tragedie: «Impariamo a danzare sotto la pioggia».

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