«Quel corpo è di Stefano
riconosciuto dal tatuaggio»

«Quel corpo è di Stefano riconosciuto dal tatuaggio»
di Petronilla Carillo
Mercoledì 25 Gennaio 2017, 00:01 - Ultimo agg. 01:29
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Chiude la telefonata Alessio Feniello. «Non so niente». Dopo tanta rabbia, il dolore. La conferma arriva da un tatuaggio: quel corpo recuperato sotto le macerie, trasfigurato, sarebbe quello di Stefano. La rabbia per ora cede il posto al dolore e alla necessità di chiudersi nell’intimità della sua famiglia.

La notizia che gela il cuore di Alessio e Maria Feniello arriva poco dopo le 20 quando, all’obitorio dell’ospedale di Pescara viene portato dai soccorritori un altro corpo da identificare. Una quindicina di minuti prima il sindaco Vito Falcone, primo cittadino di Valva, paese d’origine del 28enne morto travolto dalla valanga che ha devastato l’hotel Rigopiano di Farindola, aveva sentito uno zio di Stefano. «Aveva detto di non sapere ancora nulla – commenta – di essere ancora in attesa, sono stati i suoi parenti di Valva a comunicarmelo». In serata è una cugina del ragazzo a parlare: «È finita, è finita… mio cugino non c’è più». «Un ragazzo d’oro! Ci mancherai» scrive un amico sulla sua bacheca facebook. «Non ci sono risposte – scrive in un lungo post un altro amico – chi crede in Dio lo prega e cerca una spiegazione di tutto ciò in lui…».

In tanti ci avevano creduto, avevano pensato che forse Stefano poteva essere nella zona bar o nella hall dove i soccorritori in un primo momento hanno ipotizzato che potesse essersi creata una bolla d’aria. Ma la speranza, si sa, è l’ultima a morire. Una speranza che ha iniziato a vacillare dopo il racconto di Francesca Bronzi, la fidanzata di Stefano, che ha da subito parlato di quella mano sfuggita alla sua, di Stefano che non parlava ma si lamentava e di lei che guardava il suo polso, facendosi luce con la torcia del cellulare fin quando ha avuto la batteria carica. È stata sempre lei la prima ad insinuare il dubbio in tutti che il ragazzo poteva non avercela fatta, chiedendo di lui. «Dov’è Stefano, dov’è?», chiedeva ai medici e ai suoi genitori.

Intanto i Vigili del fuoco hanno recuperato all’interno della struttura un corpo senza vita, non ancora identificato e di sesso maschile. Lo fa sapere la Prefettura di Pescara. Il numero delle vittime è salito ieri a 18, mentre scende a 11 il numero dei dispersi.

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