Sala Abbagnano, villa extralusso: il Comune revoca le autorizzazioni

Sala Abbagnano, villa extralusso: il Comune revoca le autorizzazioni
di Sabato Leo
Martedì 1 Luglio 2014, 22:56 - Ultimo agg. 2 Luglio, 08:30
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SALERNO - Villa superlusso di Sala Abbagnano: al Comune scattata la procedura per l’annullamento, in sede di autotutela, del permesso di costruire. Lo Sportello unico per l’edilizia, diretto da Maria Maddalena Cantisani, ha notificato ad Angelo Viscido, architetto e legale rappresentante della societ “Casa con Vista”, l’avvio del procedimento finalizzato al ritiro del permesso di costruire (n. 69 del 5 giugno del 2013) per la realizzazione intervento di demolizione e ricostruzione con ampliamento volumetrico sai sensi del comma 1 dell’art. della Lr 19/2009 dell’immobile sito in viale Pioppi 10. La comunicazione comunale, firmata anche dal responsabile dello Sportello unico per l’edilizia Martino Curcio, tassativamente prescritta dall’ormai famosa legge 241 del 1990 sulla trasparenza amministrativa, ha assegnato al destinatario quindici giorni di tempo per presentare per iscritto proprie osservazioni. La Cantisani ha comunicato, altresì, che il funzionario tecnico Ernesto Laurenza è il responsabile di tale procedimento.

Come si ricorderà, lo scorso 19 giugno, su richiesta dei sostituti procuratori Maria Carmela Polito e Carlo Rinaldi, il gip Donatella Mancini ordinò alla Guardia di Finanza diretta dal comandante Michele Petrone di imporre i sigilli al cantiere edile dove era in corso di realizzazione un edificio di oltre mille metri quadrati di superficie abitabile. Le ipotesi di reato, contestate a Viscido, direttore dei lavori e amministratore unico di “Casa con Vista”, e a Luigi De Martino, titolare dell’impresa esecutrice dei lavori, vanno dall’abuso edilizio alla falsità ideologica, oltre alle violazioni in materia urbanistica e paesaggistica, anche perché l’area è sottoposta a vincolo paesaggistico. L’immobile si sarebbe dovuto ricavare dalla demolizione e ristrutturazione di una vecchia costruzione preesistente e, una volta ultimato, avrebbe ospitato diversi appartamenti di gran pregio, alcuni dei quali dotati anche di piscina privata.

Mentre perdura il sequestro penale dell’immobile del quartiere vip degli aranceti, palazzo di città ha accertato che il progetto architettonico di cui al permesso di costruire e allegato all’autorizzazione sismica, non è «congruente» con il progetto strutturale depositato al Genio Civile: le sagome planimetriche e planovolumetriche del fabbricato risultano modificate e le superfici destinate a parcheggio non rispettano le quantità minime della legge-Tognoli 1/10 della volumetria assentita. È stata rilevata anche la errata rappresentazione dei grafici.

Con il provvedimento della Cantisani, infine, il Comune ha anche rigettato la richiesta di Viscido, formulata il giorno successivo al sequestro delle Fiamme Gialle, di convocazione immediata di conferenza di servizi, finalizzata alla sottoscrizione di un accordo su una proposta di variante al progetto, che è stata ritenuta «non esaminabile».







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