Salerno, ennesimo raid a «Lido lido»,
in azione la gang dei ragazzini

Salerno, ennesimo raid a «Lido lido», in azione la gang dei ragazzini
di Barbara Cangiano
Mercoledì 1 Settembre 2021, 06:26 - Ultimo agg. 06:28
4 Minuti di Lettura

Non hanno portato via i soldi dalla cassa e questa volta non hanno neppure consumato alcolici. Ma l’ennesimo raid notturno ai danni del Lido Lido di Mercatello ha causato non pochi disagi ai titolari, stanchi di dover combattere con gruppi di ragazzini di sedici-diciassette anni che hanno dato filo da torcere per tutta l’estate. L’ultimo episodio si è verificato domenica sera, come racconta il patròn della struttura della zona orientale Lorenzo Moscariello: «Abbiamo chiuso alle 21 per consentire ai dipendenti di rilassarsi con la famiglia e gli amici in occasione della partita della Salernitana. Intorno alle 22.30, le telecamere dell’impianto di videosorveglianza di cui ci siamo dotati ci hanno segnalato la presenza di un gruppo di persone all’interno dei locali e nella zona della piscina. Sono corso per controllare cosa stesse accadendo e ho trovato una banda di quindici-venti ragazzini e ragazzine, che erano intenti a fare i loro comodi. Chi stava spostando lettini, chi faceva il bagno in piscina, chi passeggiava in sala. Insomma, come se fossero a casa loro, senza minimamente considerare che stavano violando e danneggiando una proprietà privata». Moscariello ha allertato i carabinieri, ma quando i militari sono arrivati, del gruppo non c’era più nessuna traccia. 

LA DENUNCIA
«Chiederò alle forze dell’ordine di visionare i filmati delle nostre telecamere – continua l’imprenditore – perché è assurdo che comportamenti del genere restino impuniti. In passato ci hanno danneggiato salvagenti e lettini, senza considerare che portano all’interno la sabbia dell’arenile pubblico, quindi siamo costretti a fare ogni volta grandi pulizie. Inoltre, se qualcuno dovesse farsi male in piscina, mentre il lido è chiuso, chi se ne dovrebbe assumere la responsabilità?». Moscariello è sfiduciato, «perché queste questioni sono all’ordine del giorno e non riguardano solo la mia struttura, ma anche altri stabilimenti limitrofi. Ecco perché ritengo sia stato un grave danno costringerci a non isolarci con un sistema di muretti che avrebbe potuto garantire non solo la privacy ai clienti, ma un minimo di sicurezza in più a noi. Invece, stando così a porte aperte o quasi, siamo ostaggio di questi giovanissimi barbari che non conoscono le più elementari norme del vivere civile e che continuano a fare i comodi loro, sapendo di restare impuniti». Ogni tanto sono stati i clienti storici del Lido Lido a segnalare ai titolari che c’era qualche presenza sospetta, al punto che Moscariello non ci ha pensato sopra due volte prima di dotarsi delle telecamere per provare a intervenire in tempi rapidi. «Tra l’altro ogni sera riempiamo la piscina di cloro per disinfettarla per il giorno seguente – spiega – quindi buttarvisi dentro in quelle condizioni significa anche rischiare un avvelenamento. Ma sono incoscienti, ubriachi e forse anche drogati. Il risultato? Il ripascimento ci ha regalato una spiaggia bellissima ma una sofferenza immensa, perché senza opportuni paletti, è stato il richiamo per una generazione che ormai mi appare sempre più allo sbando, almeno in certe sue espressioni». 
 

I PRECEDENTI
Nelle scorse settimane sono state numerose le segnalazioni giunte ai centralini delle forze dell’ordine anche da parte di tanti residenti, che hanno lamentato la presenza di schiamazzi, falò e fuochi d’artificio in spiaggia, in particolare nel tratto che da Mercatello va verso via Allende.

Anche in questo caso i protagonisti erano tutti under diciotto, “armati” di bottiglie di birra e di superalcolici, spesso abbandonate sull’arenile la mattina seguente ai festeggiamenti. «Ho dovuto chiamare i vigili del fuoco perché un giorno ho trovato sulla spiaggia libera una batteria inesplosa di fuochi che avrebbe potuto causare problemi serissimi a qualche bambino e non solo - racconta Carolina Musto, che abita a Mercatello - La misura ormai è colma perché il livello di inciviltà ha raggiunto vette altissime».

© RIPRODUZIONE RISERVATA