#Trudeaubeard, quando una barba è più di una barba: ecco il nuovo look di Trudeau

#Trudeaubeard, quando una barba è più di una barba: ecco il nuovo look di Trudeau
di Erminia Voccia
Venerdì 10 Gennaio 2020, 17:24
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A distanza di soli cinque mesi dallo scandalo blackface, i social network canadesi e i media internazionali sono di nuovo ossessionati dal viso di Justin Trudeau. Il premier canadese, già paragonato al classico principe azzurro, fa parlare di nuovo di sè per il suo aspetto. A gennaio, dopo la pausa natalizia, Trudeau ha postato una foto su Instagram che lo ritrae pensoso e assorto durante una riunione di lavoro con suoi ministri. Lo scatto, opera del fotografo personale di Trudeau, ha colpito tutti per via della nuova barba sale e pepe che gli incornicia il volto. I follower hanno iniziato a commentare e a chiedere spiegazioni sul nuovo look. L'hashtag #trudeaubeard è stato postato migliaia di volte su Twitter in Canada.

Mostrarsi in pubblico con la barba per un uomo politico è molto spesso più di una scelta casuale e ciò sembra valere in particolare per il 48enne, sempre attento a curare la propria immagine sui social. Circolano varie teorie sulla barba di Trudeau e spopolano i titoli sui giornali del tipo: «Non fingere che non ti importi della barba di Trudeau».

La prima teoria: il premier ha deciso di non radersi per alcuni giorni, d'altra parte è pur vero che era in vacanza. Questa sarebbe la spiegazione più semplice ma anche, forse, la più fuorviante, anche perché non radersi potrebbe essere visto come un gesto di sciatteria, pigrizia e indecisione. Vice ha dedicato un approfondito articolo sui motivi che avrebbero spinto il premier ad optare per la barba, per la prima volta da quando è a capo del governo. Del pizzetto e dei baffi che Trudeau sfoggiava quando era all'opposizione ancora si favoleggia. Ma erano altri tempi, Justin doveva mostrarsi più anticonformista. Da premier la musica è cambiata e Trudeau aveva scelto il viso pulito di chi ha tutta l'aria di meritare la fiducia degli elettori. Ma a settembre la brutta faccenda dello scandalo blackface ha messo nei guai Trudeau, alle prese con la campagna elettorale. Il premier era stato criticato molto duramente perché da ragazzo aveva partecipato a varie feste in maschera presentandosi col volto dipinto di marrone, una pratica considerata offensiva e razzista. Ecco dunque la seconda teoria: Trudeau sta cercando di far dimenticare quegli episodi imbarazzanti di gioventù e prova a reinventarsi.

Altra teoria: Trudeau non resiste ai richiami del «maschio alfa». Nei giorni in cui si alza il livello dello scontro tra Stati Uniti e Iran il premier canadese prova dunque a dare un'immagine nuova di sé quale leader più sicuro e più cattivo. Ian Capstick, esperto di stile ed ex consulente del Nuovo Partito Democratico, forza che si pone come alternativa politica al governo in carica guidato dal liberale Trudeau, ha detto a Reuters che il vezzo è un'arma a doppio taglio e avrà vita breve. Troppo rischioso far parlare della propria barba quando ci sono questioni così delicate di cui parlare, come l'aereo ucraino precipitato in Iran l'8 gennaio su cui viaggiavano 63 cittadini canadesi.
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