Il caldo record dell'estate 2021 danneggia anche l'alimento simbolo di Ferragosto, l'anguria e un cocomero su cinque viene perduto per il caldo e la siccità che hanno tagliato di oltre il 20% il raccolto nazionale con i frutti bruciati soprattutto al Sud, mentre al Nord si sono fatti sentire gli effetti della grandine ed in Sardegna sono state le cornacchie a provocare enormi buchi nel raccolto rendendolo invendibile. È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti sul frutto immancabile per Ferragosto sulle tavole degli italiani che è coltivato su una superficie di circa 13.000 ettari da cui si ottiene una produzione media annua pari a circa 6,5 milioni di quintali concentrata soprattutto in Puglia, Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia e Sicilia.
I prezzi medi pagati ai produttori agricoli - sottolinea la Coldiretti - oscillano intorno ai 20 centesimi al chilo, ma in alcune realtà si scende addirittura a 10 centesimi, mentre al supermercato si aggirano intorno ai 70 centesimi al chilo.
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