Sorrento, caos nel porto: «È il regno degli abusivi»

Dossier con video e foto alla Procura da Silvio Staiano, patron di Capri Watch

Una delle foto inserite nel dossier
Una delle foto inserite nel dossier
di Dario Sautto
Martedì 15 Agosto 2023, 00:03 - Ultimo agg. 16 Agosto, 08:23
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Auto e moto parcheggiate sul molo, cartelli pubblicitari di ristoranti che coprono la tabella informazioni per non vedenti, volantinaggio abusivo e addirittura venditori ambulanti che occupano panchine all’imbarco per vendere occhiali contraffatti, accanto a chioschetti di bibite e limoni. C’è di tutto nel corposo dossier che Silvio Staiano, imprenditore noto per il suo brand «Capri Watch», ha trasmesso alla Procura di Torre Annunziata «per denunciare una serie di irregolarità che vengono perpetrate nel porto di Sorrento, dove regna il caos più totale. Un esposto che ho scritto soprattutto per chiedere maggiori controlli da parte della Guardia costiera su tutti gli operatori presenti nell’area portuale».

Una denuncia forte sulla quale al momento il sindaco di Sorrento Massimo Coppola preferisce non esprimersi, anche perché, fanno sapere i suoi collaboratori, «la competenza non riguarderebbe il Comune, ma la Guardia Costiera».

Di contro la Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia nei giorni scorsi ha comunicato che i controlli sono stati intensificati per l’estate sia in mare che a terra, con multe e sanzioni.

Una denuncia che Staiano ha presentato nei giorni scorsi, dopo aver raccolto per oltre una settimana foto e video di quanto accadeva all’imbarco per le isole, dove gli era stata vietata l’attività di distribuzione delle mappe di Capri ai turisti «nonostante si trattasse di un prodotto autorizzato dall’Autorità portuale, che l’ha patrocinata». Ciò che racconta nella sua denuncia Staiano è «una serie infinita di irregolarità che, puntualmente, non vengono sanzionate. Da quello che abbiamo riscontrato con l’aiuto di alcuni collaboratori, all’interno del porto c’è una totale mancanza di regole. Ci sono automobili e scooter parcheggiati addirittura sul molo. Nei pressi degli imbarchi, tra i turisti già confusi che cercano di prendere l’aliscafo giusto, ci sono venditori abusivi con occhiali contraffatti che occupano spazi e spesso anche le panchine». 

Il tutto avverrebbe su suolo demaniale. E, stando al dossier video-fotografico «anche di notte i carrelli dei venditori ambulanti e i “tricicli” con le biglietterie mobili delle attività occupano suolo pubblico. Mi chiedo se siano mai state controllate le autorizzazioni e se possano effettivamente sostare anche di notte sul molo». La denuncia del patron di Capri Watch non risparmia nessuno: «Almeno tre compagnie di navigazione utilizzano delle biglietterie mobili, che vengono parcheggiate lì anche di sera, come se il porto fosse un parcheggio privato. Stesso discorso vale anche per alcune auto private». Tra le irregolarità segnalate da Staiano ce n’è una insolita: «Una compagnia di navigazione e un ristorante della zona hanno coperto la tabella informativa scritta in braille per i non vedenti, per pubblicizzare menu e biglietti per il golfo. E, nel tragitto verso l’imbarco, viene consentito solo ad alcuni operatori il volantinaggio pubblicitario, il tutto in maniera indiscriminata». 

Silvio Staiano, però, denuncia anche minacce e pressioni subite: «Nelle scorse settimane, quando ho notato una disparità di trattamento che ha riguardato una mia attività. Questa vicenda è oggetto di una ulteriore denuncia molto dettagliata, perché ci è stato impedito di distribuire la mappa “Welcome to Capri”, prodotto pubblicitario tradotto in quattro lingue di cui stampiamo 500mila copie ogni anno da dieci anni e che, da questa estate, gode anche del patrocinio e dell’autorizzazione dell’Autorità portuale. Invece, altri operatori fanno volantinaggio selvaggio senza problemi e senza controlli. Da settimane - attacca Staiano - abbiamo riscontrato come nel porto di Sorrento non avvenga nessun tipo di controllo su chi occupa l’area e su chi svolge attività, commerciali e non. Temo che non si abbia a cuore il decoro, la decenza e l’ordine di luoghi che dovrebbero essere puri, sacri, quali il molo e la piazzola dove ci sono le aiuole, dove vengono consentite occupazioni abusive ovunque».
Staiano, dunque, lancia «un fortissimo grido di dolore alle Istituzioni locali, visto l’indegno comportamento tenuto da chi non riesce a governare un’area prestigiosa che è offesa, violentata e abusata selvaggiamente da chi, evidentemente, sa di restare impunito».
 

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