Vodafone, didattica digitale per accendere la creatività

Il programma «Innovaction» per le start up presentato agli studenti del liceo Tito Lucrezio Caro di Napoli

Vodafone, didattica digitale per accendere la creatività
Vodafone, didattica digitale per accendere la creatività
di Emanuela Sorrentino
Martedì 14 Maggio 2024, 12:00
4 Minuti di Lettura

L'innovazione tecnologica passa anche attraverso le idee che si trasformano in progetti. Lo sa bene Vodafone che ha lanciato con successo un programma per le start up, «Innovaction». Di questo ha parlato agli studenti del liceo Tito Lucrezio Caro di Napoli l'ingegnere Cinzia Campanella, Head of Innovation and Vertical Solutions di Vodafone Business, nell'ambito del progetto «Studiare l'impresa, l'impresa di Studiare», promosso da Unione Industriali, Il Mattino e Ufficio Scolastico Regionale.

Vodafone crede nell'importanza di cogliere le opportunità che le nuove tecnologie offrono ed è pronta a sostenere lo sviluppo di soluzioni innovative, sostenibili e connesse per portare un beneficio concreto alla vita delle persone e delle aziende. Dalla sanità alla mobilità, fino al mondo dell'istruzione sono numerose le start up e le pmi i cui progetti sono stati supportati da Vodafone. Avatar, metaverso, chirurghi che applicano stent coronarici collaborando con specialisti in un'altra parte del mondo, e ancora video analisi per controllare la mobilità urbana.

Le testimonianze 

Una panoramica è stata illustrata ai ragazzi attraverso video e testimonianze. «Abbiamo cercato di dare una risposta al bisogno delle scuole di rinnovarsi e introdurre delle tecniche di apprendimento digitali così da andare incontro ai bisogni formativi delle nuove generazioni - spiega Cinzia Campanella, soffermandosi sul settore legato alla didattica . Questo tipo di soluzioni, oltre che stimolare la creatività e l'attenzione dei ragazzi richiamano i cosiddetti meccanismi del learning by doing, che permette di imparare qualcosa in maniera pratica e in modo sicuro. Si può utilizzare la tecnologia per affiancare lo studio tradizionale, con piattaforme di apprendimento attivo, consentendo anche la collaborazione tra classi e istituti diversi, includendo magari altri studenti a casa sui libri. Modalità diverse, alcune delle quali testate per delle lezioni «aumentate» al Liceo Parini di Milano».

Numerose le curiosità dei ragazzi che hanno rivolto le domande all'ingegnere Campanella. Lorenzo Spelta e Carlo Amodio si sono soffermati su quali saranno le applicazioni del 5G e le sfide tecniche nei prossimi anni. «Le nuove frontiere sono molteplici, soprattutto nella quotidianità e nel far interagire il 5G con il 4G ad esempio», spiega l'esperta che, rispondendo alla domanda di Romano Rastrelli sull'importanza di preservare dati sensibili e privacy degli utenti, ha assicurato che «sicurezza e privacy sono priorità per l'azienda, su cui peraltro è alta l'attenzione a livello europeo e Vodafone investe molto».

Luca Labanchi, invece, ha chiesto quali siano le differenze tra 4G e 5G e l'ingegnere Campanella ha risposto che non è solo la velocità, ma anche la latenza e il numero maggiore di dispositivi connessi simultaneamente. Il 5G con le sue prestazioni superiori offre la possibilità di sviluppare applicazioni innovative come la realtà aumentata, realtà virtuale, veicoli autonomi e l'Internet delle cose (IoT). Ludovica Vecchio punta sulla sostenibilità ambientale e si preoccupa dell'eventuale necessità di avere più antenne a fronte di servizi sempre più performanti.

La tecnologia intelligente

L'ingegnere Campanella ricorda che il 5G è una tecnologia intelligente, andranno sostituiti alcuni apparati non sempre servirà aumentare gli impianti. Sull'introduzione della realtà aumentata nel mondo della didattica si sofferma Vincenzo Cuomo: «Avverrà mai ciò?». «Ci stiamo lavorando, perché è anzitutto uno strumento didattico che intende supportare il lavoro dei docenti», spiega l'esperta.

Lo studente Raniero Barbato chiede quali saranno i settori che potranno di più beneficiare del 5G, mentre Francesco De Luca domanda come si può portare la tecnologia in aree remote. «I settori di impiego sono tanti e li abbiamo analizzati. Grazie al 5G e alla tecnologia Fwa (Fixed Wireless Access), una soluzione mista fibra e radio, è stato possibile l'accesso alla banda ultralarga anche in zone prima inaccessibili, magari in piccoli centri dove la fibra ottica non poteva arrivare. In Campania ci sono 260mila famiglie e imprese dove è stato possibile realizzare ciò, in Italia 4,3 milioni», conclude l'ingegnere Campanella. 

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