Eduardo Scarpetta sul set del film “Vas”

Il film è l'opera prima di Gianmaria Fiorillo, è in corso di lavorazione nella periferia napoletana

Sul set del film "Vas": protagonista Eduardo Scarpetta
Sul set del film "Vas": protagonista Eduardo Scarpetta
di Giovanni Chianelli
Martedì 9 Aprile 2024, 10:43 - Ultimo agg. 11:38
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Esiste un parametro visivo usato in medicina affinché i pazienti possano indicare l’entità del dolore che provano: la scala va da “nessun dolore” a “dolore insopportabile”. Si chiama Visual Analogue Scale, e l’acronimo è “Vas”. Questo il titolo del film diretto da Gianmaria Fiorillo, prodotto da Al One con Meleagris Film, in questi giorni in corso di lavorazione nell’hinterland napoletano. I protagonisti sono gli attori Eduardo Scarpetta e Demetra Bellina.

Lei è Camilla, una venticinquenne che vive a Milano, graziosa e agorafobica. Filtra ogni relazione attraverso il pc e il telefono. Nel romanzetto che pubblica su un social racconta della storia nata online fra una ragazza che come lei si chiama Camilla e un tal Matteo. Così, quando la contatta un coetaneo sconosciuto, napoletano, di nome Matteo, lei lo lascia entrare nella sua vita. Fra i due nasce un legame di vittima-carnefice. Arrivati al limite della sofferenza faranno la cosa che a entrambi pare più estrema: uscire di casa.

Una storia di attualità bruciante, dalle relazioni ai tempi della pandemia ai fenomeni come quello degli “hikikomori” che la ricerca sta ancora approfondendo. Fiorillo, nato a Napoli nel 1990, è al primo lungometraggio da regista, dopo varie esperienze come assistente alla regia (“Perez.” di Eduardo De Angelis, “L’amica geniale” di Saverio Costanzo e altri). La produzione ha un’anima partenopea, dal protagonista alla troupe, fino alla produzione: la Al One è stata fondata ed è guidata da Alan Vele, napoletano, la Meleagris Film è composta da Francesco Inglese (che in questo film è cosceneggiatore insieme a Fiorillo), di Pozzuoli, Nando Musto, di Casoria, oltre che dallo stesso regista; inoltre la pellicola è sostenuta dalla Film Commission Campania.

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«Gianmaria mi ha proposto il ruolo ormai 5 anni fa, durante le riprese della prima stagione de “L’amica geniale”, dove lui lavorava nel reparto regia; mi disse di vedere in me il protagonista della sua opera prima: l’ho letta, l’ho trovata attuale e necessaria già all’epoca e ancora di più nel tempo presente” racconta Scarpetta. Per l'attore napoletano, 31 anni, dopo le prove con Mario Martone e Ferzan Özpetek, un ruolo da protagonista: “Ho accettato subito ma avrei accettato questo film in qualsiasi momento della mia carriera.

Necessario perché siamo in un’epoca in cui il virtuale sembra essere sempre più reale quando dovremmo renderci conto che i personaggi online sono solo avatar, sono fittizi, filtrati, il più delle volte migliori di quello che siamo nelle nostre vite e questo crea diffidenza. Per quanto crediamo che il virtuale ci metta in connessione con gli altri in realtà ci allontana perché il decorso della vita, delle relazioni, dei rapporti umani è diverso, ha altri tempi, altre evoluzioni, ha un’altra umanità».

La peculiarità delle riprese

Fiorillo sottolinea la peculiarità tecnica delle riprese: «È un film ambientato per la maggior parte della storia in interni. Giorno per giorno sul set con il dop Davide Manca cerchiamo le giuste inquadrature, quelle che restituiscano il senso narrativo e soprattutto il ritmo giusto per la sequenza. È una bella sfida usare location così anguste, con personaggi che fondamentalmente sono soli in casa, ad affrontare la propria quotidianità, però credo che ci siano dentro delle dinamiche sociali così contemporanee che per me era veramente necessario raccontare questo tipo di storia». Il regista è alla sua opera prima: «Mi sento davvero grato di aver affianco una troupe e un cast di grande esperienza e livello, persone che ho conosciuto in questi anni di gavetta con le quali si è creato un rapporto di stima e fiducia e che hanno deciso di scommettere insieme a me in questo progetto. Credo che per un'opera prima sia un valore aggiunto impareggiabile».

Poi parlano le due produzioni. Per Inglese «Vas è un film che trascina con sé la forza dei nuovi linguaggi, un’opera prima coraggiosa e che non teme la sperimentazione. Un film che gioca sugli opposti e che fa dell’immersività uno dei suoi elementi cardine. Ed è inoltre un lavoro sostenuto dalla Film Commission Regione Campania sia in fase di sviluppo che in quella di produzione, in un momento di grande vitalità della filiera regionale». Vele racconta di aver prodotto il film per responsabilità sociale: «Con la mia società realizziamo spesso prodotti che possono far stare a casa i giovani: film visibili in piattaforma, videogiochi, home enterteinment. Così, come le aziende che producono troppo Co2 piantano alberi per compensazione, si è scelto di produrre questo lungometraggio che incita i ragazzi a lasciare camere e devices per incontrarsi e amarsi di persona, dal vivo». Il produttore ha voluto investire su nomi emergenti: «Fiorillo e la Meleagris Film mi hanno conquistato. Gianmaria è un nome di sicuro avvenire nel cinema italiano, con idee visionarie e grande talento, la società da anni riesce ad aggiudicarsi bandi per produrre documentari e cortometraggi, si dimostra una realtà esemplare».

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