L'album perduto di Johnny Cash
Il primo singolo è puro vintage

La copertina di "Out among the stars"
La copertina di "Out among the stars"
Lunedì 13 Gennaio 2014, 19:02 - Ultimo agg. 22:57
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E' un Man in black vintage quello resuscitato da "She used to love me a lot", il primo singolo - reso noto tramite il sito di "Rolling Stone" - tratto da " Out among the stars", album postumo di Johnny Cash che la Columbia pubblicher il 25 marzo. Un album fantasma, una raccolta di "lost tapes" che promettono altre emozionanti sorprese: i brani furono registrati a Nashville, Tennessee presso i Columbia Studios nel 1981 e presso gli 1111Sound Studios nel 1984 e prodotti da Billy Sherrill, l’architetto dei cosidetto "countrypolitan", che era a capo del reparto A&R della CBS records al tempo.

In queste canzoni – inclusi i duetti con June Carter Cash e Waylon Jennings - Cash lavorò con un team “allargato” che vedeva Marty Stuart alla chitarra e al mandolino, Jerry Kennedy (chitarra), Pete Drake (steel guitar), Hargus "Pig" Robbins (pianoforte) and Henry Strzelecki (basso).

Le registrazioni, che non sono mai state pubblicate in nessun formato, non sono dei demo, prove di registrazione o version alternative di qualcosa: erano riposte in cassaforte e dimenticate.

I nastri sono riapparsi nel 2012, quando John Carter Cash, insieme agli “esperti” su Cash della Legacy Recordings, stavano catalogando l’enorme quantità di materiale lasciato dai suoi genitori negli archivi Sony Music, a Hendersonville in Tennessee: “Quando I miei genitori morirono, fu necessario verificare tutto il material lasciato”, ha spiegato, "così trovammo queste registrazioni prodotte da Billy Sherril nei primi anni ’80… Erano bellissime”.

John Carter Cash, insieme al coproduttore e archivista Steve Berkowitz, convocarono allora Marty Stuart, Buddy Miller e Carlene Carter, oltre ad altri grandi della musica per restituire all’album il sapore originale presso i Cash Cabin Studios a Hendersonville. Ecco, allora, il ritrovamento del grande grande album andato smarrito di Johnny Cash, l’anello mancante tra il suo rivoluzionario rockabilly prodotto per la Sun Records e il sound epico del period della American Recordings.
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