«Sarà il mio ultimo Sanremo. Poi siamo ancora giovani, chissà un giorno...». Parola di Amadeus ospite di Rai Radio2 nel programma «Non è un Paese per Giovani», condotto da Massimo Cervelli e Tommaso Labate, in diretta su Rai Radio2 dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13.30. Amadeus commenta i dati di ascolto del Tg1 nel momento dei suoi annunci. «Sono alti? - spiega - Non lo sapevo, wow, sono molto contento, mi fa piacere. Trovo bellissimo che ognuno faccia la propria lista, mi fa piacere che qualcuno azzecchi i nomi, quando si parla di Sanremo è sempre bello». «I brani cominciano ad arrivare dall'estate, però in realtà il settanta percento arriva tra ottobre e novembre - ricorda nell'intervista - E quindi poi lì di corsa ascolti tante cose, di giorno, di notte, per me la macchina è un luogo ideale per ascoltare. I cantanti che poi fanno parte della lista definitiva non lo sanno, l'ok definitivo alla lista è arrivato alle due di notte del giorno prima dell'annuncio. La sera prima sorgono i dubbi. Ma non i dubbi di chi c'è, i dubbi di chi non c'è. Sono arrivati più di quattrocento brani, una cinquantina sono quelli che reputi forti, ti piacciono».
«Sono i cantanti i miei super ospiti»
«Di questi cinquanta trentacinque sono quelli che vuoi portare, ne puoi scegliere ventisette, e già sono tanti, quindi otto sono fuori - ricorda ancora - Quelli ti tengono sveglio fino alle due o alle tre di notte. È un dispiacere legato a brani che ascolto da mesi.
«A Sanremo pollo, riso e pasta»
«Sarà il mio ultimo Sanremo - precisa ancora - Mi porta via Fiorello. È giusto che sia così. Mai avrei immaginato di fare cinque Festival consecutivi, non vorrei mai superare il record di Baudo e Mike. È giusto fermarsi adesso, poi nella vita chi lo sa, siamo ancora giovani, chissà un giorno...». E ha concluso ricordando che durante la settimana di Sanremo i suoi cibi preferiti sono, «pollo, riso, pasta. Prima della serata non ce la faccio a mangiare. Dopo, quando finisco, si va in albergo e si fa un riso in bianco con pollo e verdure, oppure anche una pasta in bianco. Riesco a prendere sonno subito, crollo perché neanche il tempo di addormentarmi e suona la sveglia».