Napoli. Lo stadio ideale di De Laurentiis:
20mila poltroncine, tifosi scettici

Napoli. Lo stadio ideale di De Laurentiis: 20mila poltroncine, tifosi scettici
di Roberto Ventre
Lunedì 19 Settembre 2016, 09:23 - Ultimo agg. 10:11
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Uno stadio-gioiello da 20-30mila posti: piccolo e molto confortevole. Questa l'idea che ha in mente il presidente De Laurentiis del nuovo stadio di proprietà che intende costruire nei prossimi anni a Napoli. Un impianto funzionale sulla base del modello degli stadi europei: tutti posti coperti, poltroncine comode, bar, ristoranti, servizi igienici, parcheggi e visibilità perfetta.

Allo stadio come in teatro, l'ultima idea lanciata dal presidente, quello che in realtà è il suo vecchio pallino: una soluzione prospettata più volte negli ultimi anni e riproposta nella serata contro il Bologna degli ampi vuoti al San Paolo e della contestazione delle curve nei suoi confronti per il caro biglietti dei settori popolari (40 euro) fissato per la partita precedente di campionato contro il Milan e che riguarderà la prossima di Champions League contro il Benfica. «Non tornerò più allo stadio, si vede male dalla tribuna, preferisco starmene davanti alla televisione: dal San Paolo non si vede un tubo», ha detto il presidente azzurro a Milano, ospite della kermesse «Fuori cinema», prima della partenza per la Cina per il Festival Internazionale, viaggio che sarà anche l'occasione giusta per parlare di nuove sponsorizzazioni.

Torna di attualità l'argomento stadio, riflessione fatta in base al calo delle presenze agli stadi, accentuato ancora di più in queste prime tre giornate di campionato (circa il dieci per cento rispetto all'anno scorso). Meglio uno stadio da 25mila-30mila posti sempre pieno in tutta la stagione che uno da 50-60mila esaurito in occasione di due-tre partite di cartello e poi semivuoto per tutte le altre. Discorso chiaramente che non riguarda solo il Napoli ma tutte le squadre di serie A, con l'unica eccezione dello Juventus Stadium che è sempre pieno ma è un caso a parte trattandosi di uno stadio di proprietà di livello europeo.

Il San Paolo sempre più lontano: il presidente ha annunciato che non andrà più allo stadio da qui alla fine della stagione. E non investirà nemmeno un euro sullo stadio di Fuorigrotta, la sua idea è di realizzare lo stadio altrove. «Lo stadio me lo faccio io. Non sarà il San Paolo, ma una bomboniera per 20 mila soci, sempre pieno», ha detto il presidente azzurro. Sono già numerose le tappe della vicenda, compresi i vari contatti negli ultimi anni con il sindaco De Magistris: un argomento sempre particolarmente caldo e con diversi fasi nell'ultimo anno dalla presentazione del progetto di restyling del San Paolo presentato dal Napoli con una capienza ipotizzata di 43mila posti. Momenti di tensione nel dialogo tra il club azzurro e il Comune di Napoli fino all'ultima esternazione di giugno del presidente De Laurentiis che si è detto preoccupato delle condizioni dello stadio e del rischio di dover giocare la Champions in campo neutro. Presidente azzurro che nel settembre del 2015 definì il San Paolo «un cesso».
Un nuovo stadio come un teatro, tutti posti a sedere anche per quelli che saranno i posti più popolari e cioè con i prezzi più bassi. 

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