Nuovo allenatore Napoli 2024, la volata è tra Pioli e Italiano

Al lumicino le possibilità di Calzona, il nome nuovo è Gasperini

Stefano Pioli
Stefano Pioli
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Martedì 16 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 17 Aprile, 07:09
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Stendendo molti veli sullo scempio in atto, Aurelio De Laurentiis è a caccia del nuovo tecnico. Ma dovrà muoversi da solo, almeno per qualche settimana: perché la Juventus non intende risolvere in anticipo il contratto col ds in pectore, Giovanni Manna. Nonostante qualche timido tentativo fatto dal dirigente cilentano, il club bianconero - nelle mani di Cristiano Giuntoli, sempre più plenipotenziario dell’area tecnica e sportiva - ha garantito che la risoluzione ci sarà, ma solo a giugno. Senza alzare muri o aggrapparsi a cavilli contrattuali. Manna dovrà, per due mesi, insomma, muoversi a fari spenti. E stando attento. È lui il primo ad aver spiegato a De Laurentiis che Antonio Conte ha molti dubbi: istanze anche sull’organizzazione interna del club, che non lo convince. Una situazione appassionante e tutta da seguire. Prima o poi dovrà dare la sua risposta al Napoli ma De Laurentiis ha percepito che sarà un no. Il Napoli allora si cautela dall’eventuale, probabilissimo, terzo rifiuto di Antonio (ha già declinato l’offerta a ottobre e poi ancora a gennaio) andando su altre piste.

L’attesa

Saranno settimane rutilanti, poi entro maggio sapremo. Ma se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi. Ecco, non c’è bisogno di citare il Gattopardo per comprendere cosa si nasconde dietro il supercasting di De Laurentiis per l’allenatore del futuro. La figuraccia memorabile con il Frosinone riduce al lumicino le chance di Francesco Calzona: ora, bisogna pensare al futuro. Ciccio ha un bell’accordo con la Slovacchia da 500 mila euro per tre anni che si tiene ben stretto: dopo l’Europeo valuterà le offerte di alcuni club che pure iniziano ad arrivare. Ovvio, Antonio Conte, in tutto questo disastro, è l’unico che potrebbe portare regole chiare e risultati quasi certi, che rivoluzionerebbe Castel Volturno e il Napoli. Così più di qualcuno, nel club, come per esempio il braccio destro di De Laurentiis, l’uomo dei conti Andrea Chiavelli, teme per il proprio futuro: con Conte sparirebbe all’istante. Motivo per cui l’assalto a Conte, assai convinto sotto il profilo tecnico, è pieno di dubbi sotto quello economico: ci vogliono 48 milioni per i prossimi tre anni per blindare l’ex ct dell’Italia. E un mercato alla Conte. Insomma, un salto ai tempi cupi (sotto il profilo dell’esposizione finanziaria) di Carlo Ancelotti.

In ogni caso, un salasso. Ed eccoli, dunque, quelle che sono le operazioni più a portata di mano.

La lista dei desideri 

Il primo della lista è Vincenzo Italiano, non solo perché lascia la Fiorentina dopo quattro anni ma anche perché era pronto già un anno fa a dire di sì a De Laurentiis. Cosa che per il patron conta parecchio. Un matrimonio rinviato varie volte, perché già ai tempi dello Spezia, era stato preso in considerazione per il dopo-Gattuso. Lui, Italiano, ha detto di sì. Ed è un bel passo in avanti. Sarà lui? Occhio, perché De Laurentiis è da gennaio che prende in considerazione le mosse del Milan. Perché se dovesse saltare Stefano Pioli, magari in caso di eliminazione dall’Europa League e di sconfitta nel derby di lunedì prossimo, il patron del Napoli si siederebbe con lui a parlare di futuro. Già a gennaio, abbiamo lungamente raccontato del feeling che c’è tra De Laurentiis e il 58enne allenatore emiliano, in perenne bilico sulla panchina rossonera. Ora, nel caso in cui passasse la linea Ibrahimovic, che da tempo spinge per una rivoluzione tecnica e Pioli si ritrovasse disoccupato, spunterebbe il Napoli. D’altronde, Pioli ha dimostrato solidità anche caratteriale: da sempre sulla graticola, indifferente a critiche e cambi di umore. Insomma, perfetto per il Napoli. Tra i dubbi che avvolgono De Laurentiis - non fatevi ingannare: ha tante idee ma ancora nessuna soluzione - una certezza: il prossimo allenatore del Napoli sarà italiano. Basta con gli stranieri. E Calzona? Solo una qualificazione in extremis per le coppe europee aprirebbe qualche spiraglio, ma alla fine la sensazione è che andrà via. Restando amico di famiglia, pronto a dare una mano in ogni momento. E a proposito di vecchie fiamme: Gasperini e l’Atalanta discuteranno presto il rinnovo. Dovesse andare qualcosa storto, De Laurentiis il numero del Gasp ce lo ha sempre in agenda. Dal maggio del 2011, per l’esattezza. 

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