Kim Min-jae al Napoli, la pazza idea di De Laurentiis

Hancko e Nehuen Perez gli altri nomi per la difesa

Kim Min-jae
Kim Min-jae
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Martedì 16 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 17:20
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Caprile, Cheddira, Gaetano e Folorunsho. Giovanni Manna ricomincia... da quattro. I primi tasselli del Napoli della rinascita sono il ritorno a casa delle stelline di Empoli, Frosinone, Cagliari e Verona. Ma se l’elenco di chi arriva è pieno zeppo di nomi potenziali, anche quello di chi va via è strapieno di noni anche impensabili appena quattro mesi fa. Si va da Meret a Di Lorenzo, da Jesus a Ostigard, da Anguissa a Mario Rui, da Simeone a Osimhen. Oltre a tutti e sette gli acquisti da giugno a oggi. Forse, con una sola eccezione: Jesper Lindstrom. Mister 30 milioni ha il destino appeso a un filo: decide il nuovo tecnico se tagliare il filo oppure no. Un passo alla volta: Manna è al lavoro a fari spenti, un po’ come fece Giuntoli l’anno scorso al Napoli. Finché non ci sarà risoluzione, ovvero a giugno, non potrà trattare direttamente calciatori. Ma ha anche un altro compito: varare il Napoli under 23 da iscrivere in Lega Pro. Un pensiero che da qualche settimana accompagna i pensieri di De Laurentiis: Manna ha diretto la Juventus Next Gen, ha negli anni ingaggiato baby talenti in giro per il mondo ed è pronto a dare indicazioni anche al Napoli in questa direzione. Come fatto con i vari Dragusin, Fagioli, Soulé, Miretti, Iling-junior, Barrenechea, Yildiz e così via dicendo. Manna firmerà un quinquennale. E nel frattempo è al lavoro alla ricerca dell’erede di Osimhem.

Il ritorno del re

È in difesa che è pronta la rivoluzione. Totale. C’è il colombiano Davinson Sánchez del Galatasaray di nuovo nel mirino del club azzurro, ma c’è solo l’imbarazzo della scelta. È il reparto da ricostruire. E spunta un sogno, neppure così tanto nel cassetto: riportare a Napoli Min-jae Kim.

Già, in realtà c’è anche una strategia che il club azzurro sta varando a bassa voce, forte del malessere del coreano che al Bayern ha giocato in tutto sei partite: strappare un prestito ai bavaresi. L’intoppo, vero, è un altro: ora Kim guadagna più di 8,5 milioni di euro. Oltre il tetto massimo d’ingaggio degli azzurri. Può essere fatta un’eccezione oppure al Bayern Monaco può essere chiesto un aiuto. Ma occhio alla Juventus: perché Giuntoli farà di tutto, in caso di partenza di Bremer, per riprendersi il suo vecchio pupillo coreano. In ogni caso, la mossa a sorpresa del Napoli punta proprio a un clamoroso ritorno di Kim. 

Tutto per tutti 

Da tempo il Psg ha fatto capire di essere pronto a versare i 120 milioni di euro per Victor Osimhen. Il nigeriano ormai ha più di un piede e mezzo a Parigi: ha detto sì al trasferimento di Ligue 1 e pare si sia arreso all’idea della Premier. Dove, a parte il Chelsea, in pochi hanno mostrato vero interesse per il bomber della serie A. Ovviamente, solo un altro emiro, magari dell’Arabia Saudita, può scippare ad al-Thani il gioiello del Napoli. Poi, il Psg sarà pronto a discutere anche qualche cessione eccellenza come quella di Asensio, Beraldo, Carlos Soler e Kang in Lee. Nel casting dell’eredità di Osimhen, i nomi in cima a tutto sono due: David del Lille e Gimenez del Feyenoord. Ormai già con i cartellini che costano oltre i 50 milioni di euro. In realtà il prossimo passo ufficiale sarà il rinnovo di Khvicha Kvaratskhelia: sarà per il Napoli una specie di prima buona notizia da dare ai tifosi. Il georgiano verrà blindato con un prolungamento fino al 2028 e un aumento dello stipendio dagli attuali 1,2 milioni a circa 3,5 milioni (con bonus a parte). Annuncio che verrà fatto prima della fine del campionato. I manager del georgiano (c’è anche Zaccardo nell’entourage, suo vero scopritore) vogliono una clausola rescissoria. Il Napoli è contrario: si lavora per inserirne una da 130-150 milioni. E poi? Il Napoli ha trovato già un difensore centrale ed è lo slovacco David Hancko: il Feyenoord vuole 30 milioni, il club azzurro arriva a 20 milioni. Può fare anche il terzino sinistro e la cosa piace molto. L’altro nome in pole è quello di Nehuen Perez, centrale dell’Udinese. Di Lorenzo ha la corte della Premier (Aston Villa) e stavolta ci pensa. Nel Verona c’è anche un altro slovacco, consigliato sempre da Hamsik e Calzona: il centrocampista Tomas Suslov. L’Hellas potrebbe essere la piazza ideale per tentare la rinascita di Natan e Cajuste, da girare in prestito.

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