Città del Vaticano – La messa di Natale, a causa del Covid, è in bilico in tanti paesi in Europa, il coprifuoco italiano forse verrà allentato (ma ancora non si sa), il lockdown al momento è totale in Irlanda e in Francia e poi ci sono le misure severe della Germania. In tutta Europa i vescovi sono in allarme, cercando di capire cosa accadrà durante il periodo natalizio e mettono le mani avanti per salvare il Natale. La pandemia è davvero un problema per la Chiesa, per l'impossibilità di avvicinare la gente e fare catechesi, e già si cominciano ad avvertire i primi moti di protesta. Mentre in Italia continua il dialogo discreto e continuo della Cei con il Comitato Tecnico Sanitario e, probabilmente, si arriverà ad una estensione del coprifuoco almeno per permettere la messa di mezzanotte fermo restando distanziamenti, mascherine, controlli, in altri paesi sta montando la protesta per le misure draconiane che alcuni governi hanno dovuto prendere ma ancora non hanno allentato. Tutto è incerto e ancora allo studio.
Spostamenti, il dpcm per Natale: regioni chiuse (salvo deroghe). Cenone con i parenti stretti
In Irlanda per esempio, la chiusura delle chiese a partire dall'inizio dell'avvento, ha irritato il clero. «Una grande delusione» ha detto l’arcivescovo Eamon Martin, Primate di Irlanda.
«Dato che si parla di ‘salvare il Natale’ – è la conclusione di monsignor Martin – il governo deve considerare che per molte persone un Natale significativo è qualcosa di più dello shopping, del mangiare e del bere, bensì è momento spirituale essenziale».
Proteste e mugugni anche in Francia dove le chiese sono chiuse. Un provvedimento che non viene digerito. L'episcopato era ricorso anche al Consiglio di Stato che però ha dato esito negativo. Così da qualche giorno in alcune parrocchie i parroci con pochi fedeli (distanziati) celebrano sul sagrato, all'aperto. A Lourdes, il santuario più importante d'Europa, non si vedono pellegrini e tutto è desolatamente vuoto. Stamattina eccezionalmente si terrà una messa con diretta in streaming ma alla presenza di pochissime persone alla Grotta dove avvennero le apparizioni mariane alla piccola Bernadette.
«Le condizioni igienico-sanitarie del Paese non consentono ad oggi la ripresa delle celebrazioni pubbliche» ha detto il governo ai vescovi. Si stanno però studiando al Ministero dell'Interno dei protocolli in collaborazione con i rappresentanti delle religioni delle religioni per una ipotesi di ripresa controllata dal primo dicembre, sempre che le condizioni sanitarie lo consentano.
In vista della data del primo dicembre, la Conferenza episcopale francese ha presentato al Ministro dell’interno un dettagliato protocollo sanitario per garantire le migliori condizioni di sicurezza possibili. Si stanno facendo i salti mortali per salvare il Natale.