Gevi Napoli-Givova Scafati, intervista a Federico Grassi: «Voglio una prova d'orgoglio»

«Coach Milicic ha un altro anno di contratto e resta qui»

Federico Grassi
Federico Grassi
di Stefano Prestisimone
Domenica 5 Maggio 2024, 10:30
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L'amarezza per l'obiettivo playoff che era vicinissimo e poi è sfuggito nelle ultime battute del campionato non è ancora stata digerita. Stare per il 90% della stagione tra le prime 8, dominare nella prima fase con un clamoroso secondo posto in classifica, vincere la Coppa Italia dando spettacolo per poi essere costretti a restare a guardare le sfide per lo scudetto, fa davvero male. Ma come bilancio finale il cammino della Gevi non può che essere considerato ottimo. Intanto c'è un'altra partita da giocare prima di andare in vacanza ed è il derby di oggi alle 18,15 contro la Givova Scafati che pure ha onorato il campionato salvandosi con 3 giornate di anticipo. Il patron Longobardi tiene tanto a questo appuntamento. E quindi la squadra gialloblù sarà stata catechizzata a dovere. Dal canto suo la Gevi vorrà onorare l'ultima in casa salutando il pubblico straordinario di questa stagione con una vittoria. Coach Milicic alla vigilia dice: «Voglio chiudere a testa alta ed è quello che chiederò ai miei giocatori». E la sfida di oggi è lo spunto per fare una prima analisi della stagione con il massimo dirigente azzurro, Federico Grassi

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Presidente, oggi alla Fruit Village Arena PalaBarbuto che derby si vedrà? Un match all'acqua di rose con la testa in vacanza o una partita vera?
«Spero in una degna chiusura e in un bello spettacolo di pallacanestro.

Dobbiamo rispettare il derby e soprattutto i tifosi che verranno a vederci. Quest'anno abbiamo avuto una vicinanza da parte del pubblico veramente eccezionale, sempre tutto esaurito, grande calore e affetto. E spero che a fine gara possiamo meritarci il loro applauso».

Ormai i giochi sono fatti, qual è il suo bilancio di questa stagione?
«È dolce-amaro. Eccellente fino alla conquista della Coppa Italia, poi direi quasi disastroso, con 4 vittorie su 15 partite e la chance sprecata di fare i playoff che avevamo in mano e che ci avrebbero consolidato come squadra di rango. Io temevo un calo dopo il trionfo a Torino, immaginavo che i giocatori avrebbero fatto fatica a tornare con i piedi a terra e ciò è avvenuto, nonostante il grande lavoro che abbiamo fatto tutti, a cominciare dal coach, da Pedro Llompart e Alessandro Dalla Salda per farli tornare cattivi e concentrati. Ma non ci siamo riusciti. Quindi direi da 8 fino alla Coppa, ma poi il voto finale scende a 6,5».

Si ripartirà da Milicic e Llompart?
«Sì. Il coach ha un altro anno di contratto e quindi per noi è l'allenatore della prossima stagione. È stato bene qui, ha vinto un trofeo. Non credo possa accadere qualcosa di diverso. E naturalmente ci sarà anche il direttore tecnico Llompart. Per la squadra direi che ora è presto per parlarne. Giochiamo prima l'ultima partita».

Il nuovo palasport? Si attendevano notizie a marzo dall'amministrazione per il progetto concreto a Napoli Est. Ma non sono arrivate.
«Al Comune stanno lavorando alacremente sul progetto nella zona Est, dobbiamo avere ancora un po' di pazienza, attendiamo notizie a breve dal sindaco Manfredi. La cosa va avanti, dunque ho fiducia». 

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