«Avellino letteraria» in ricordo di Mario Cesa

Si comincia sabato con un ricco programma che si snoderà fino al prossimo 23 dicembre

Il vicensindaco di Avellino Laura Nargi (a sinistra)
Il Comune di Avellino romuove la cultura del libro nella suggestiva location di Villa Amendola. Questa mattina, a Piazza del Popolo, è stato illustrato il programma della...

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Il Comune di Avellino romuove la cultura del libro nella suggestiva location di Villa Amendola. Questa mattina, a Piazza del Popolo, è stato illustrato il programma della terza edizione di Avellino Letteraria, organizzata dal direttore artistico, Annamaria Picillo e patrocinata dall’ente di Piazza del Popolo.

 

Si comincerà sabato pomeriggio, alle ore 18, con un ricco programma che si snoderà fino al prossimo 23 dicembre. I 14 appuntamenti organizzati saranno incentrati su tematiche differenti: teatro, poesia, musica, sociale, scienza. Il tutto, in un evento che ricorderà anche la figura del maestro Mario Cesa. Al centro, la volontà di promuovere l’interesse per la letteratura e la promozione delle potenzialità culturali della città e dell’Irpinia.

«Questa Amministrazione – spiega la vice sindaco Nargi - sta lavorando promuovere la cultura letteraria e la buona pratica della lettura. Abbiamo creduto sin da subito nel progetto ideato da Annamaria Picillo e pensiamo che si tratti di un’iniziativa di grande valore. Del resto, ad Avellino, prima di questa rassegna, non c’era una manifestazione dedicata alla lettura così importante».

La lettura è anche un piacere. «Per questo – aggiunge Nargi - coniugando il binomio bellezza-cultura, abbiamo voluto destinare al festival una struttura particolarmente prestigiosa. Villa Amendola ospita tra le altre cose la Biblioteca Nunzia Festa e uno splendido Orto botanico. Si sta caratterizzando proprio per la sua funzione di casa della cultura letteraria di Avellino». 

 

L’amministrazione non intende fermarsi qui: «Per il prossimo futuro, infatti, immaginiamo un vero e proprio festival del libro. Il progetto, che rientra nell’ottica di promuovere un segmento culturale che ad Avellino ha ampi margini di crescita, è già in fase avanzata. Crediamo che ci siano ancora forti potenzialità da esprimere».

 

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Il Mattino