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È sempre più critica la situazione nelle aree Covid degli ospedali irpini. Il Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino non ha più posti letto in degenza ordinaria e semintensiva, ne resta uno soltanto in terapia intensiva. Non va meglio al Moscati di Avellino dove il quadro è peggiorato nelle ultime 24 ore: si è passati dai 77 ricoveri covid di domenica agli 85 attuali. In questo momento, dunque, a Contrada Amoretta ci sono 7 degenti covid intubati in terapia intensiva (su 10 posti disponibili), 36 nelle aree verde e gialla (subintensiva) del Covid Hospital (su 38 posti disponibili), 10 nell'Unità operativa di Medicina d'Urgenza (su 10 posti disponibili), 14 nell'Unità operativa di Malattie Infettive (su 17 posti disponibili) e 18 nel plesso ospedaliero Landolfi di Solofra (su 20 posti disponibili).
Quindi sono appena 10 i letti liberi per i contagiati. La metà dei quali potrebbe essere già occupata in giornata: infatti, continuano gli accessi di casi sospetti e covid conclamati presso il pronto soccorso della città ospedaliera. Il reparto di Emergenza, diretto da Antonino Maffei, è sotto sforzo da un paio di settimane. La recrudescenza pandemica sta mettendo a dura provo un organico che è sottodimensionato: medici, infermieri e operatori sociosanitari (Oss) stanno sostenendo turni di lavoro spesso massacranti. Nessun piano per gestire il sovraffollamento è stato messo in atto dalla direzione strategica nonostante i ripetuti annunci.
Si diceva poi di Ariano.
In altri termini, le aziende con questo parametro imposto dalla regione potranno assumere un minor numero di medici, infermieri e personale tecnico: «Come coordinamento regionale abbiamo già inviato una richiesta di chiarimenti alle istituzioni regionali, non comprendiamo perché la regione non attui quanto previsto da un decreto legge in vigore da due anni». In piena pandemia, con una campagna vaccinale in corso e con l'imminente necessità di reclutare personale infermieristico per contrastare la carenza d'organico nelle aziende, queste ultime ad oggi sono costrette dalla regione ad assumere con il contagocce prendendo come riferimento il parametro del tetto di spesa del 2004: «Chiediamo un intervento urgente della regione per rettificare le linee di indirizzo regionali contenute nella delibera 593 del 22 dicembre scorso. Sono a rischio le assunzioni di molte unità di personale sia al Moscati che all'Asl di Avellino. Purtroppo dopo la vicenda dei precari, continuano i pasticci del Dipartimento regionale della Salute regionale».
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