Covid a Benevento, struscio e folla sul Corso: «Scene inaccettabili»

Covid a Benevento, struscio e folla sul Corso: «Scene inaccettabili»
In città celebrata in questo weekend una inedita «festa della liberazione». Ma non era quella che ricordava la fine dell'occupazione nazi-fascista, ma...

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In città celebrata in questo weekend una inedita «festa della liberazione». Ma non era quella che ricordava la fine dell'occupazione nazi-fascista, ma bensì il prologo al passaggio in «zona gialla», in vigore da oggi. In tanti in strada per il classico struscio della domenica, con soste per chiacchierate tra amici. Scene da incubo e pericolose registrate, a dire il vero, anche altrove. Scattato l'allarme da parte delle stituzioni, sono stati intensificati i controlli. Lunghissime file si sono registrate davanti ai locali (rosticcerie, pizzerie, yogurterie, kebaberie), traffico intenso e a rilento in particolar modo nella zona alta tra viale Mellusi, viale Atlantici, via Perasso, piazza Castello, assembramenti ai giardinetti Piccinato e davanti a bar, folla lungo il corso Garibaldi. Questo il bilancio di un weekend che lascia prevedere cosa potrà accadere nei prossimi giorni. In giro bambini, ragazzi, famiglie. A favorire le passeggiate anche il clima.

Alle preoccupazioni per gli assembramenti ha fatto da contraltare la soddisfazione di titolari di pizzerie, rosticcerie, bar, gelaterie e degli operatori commerciali di abbigliamento, calzature, profumi e altro. Del resto anche ieri mattina nel centro storico erano aperte le saracinesche di tutte le attività con numerosi scontrini emessi. 

«È sembrato di rivivere il periodo natalizio - dice il gioielliere Nico Girolamo -, talmente alto è stato il numero di persone che si sono riversate sul Corso, stavolta anche per fare acquisti. Sono stati due giorni particolari che spero sanciscano anche la rinascita del commercio». «La cosa che mi ha colpito maggiormente - dice Giovanni Tortora, ambulante che vende dolciumi - era il viso sorridente della gente. Erano tutti felici di poter passeggiare e ho rivisto tanti bambini come ai bei tempi. Speriamo di esserci messi definitivamente alle spalle la pandemia».

Il bilancio del weekend ha fatto registrare anche la denuncia di quattro persone, che hanno tentato di aggredire un vigile impegnato nei controlli davanti a un bar nella zona alta della città, dove si sono vissuti momenti di tensione. Si è reso necessario l'intervento di altre tre pattuglie per placare gli animi e procedere alle identificazioni. Colpiti dal provvedimento, tra gli altri, anche il proprietario del locale e un agente di polizia penitenziaria in borghese. In corso ulteriori accertamenti per definire nei dettagli la vicenda. «C'è stato un superlavoro - dice il comandante dei vigili urbani Fioravante Bosco - con diversi interventi in due serate un po' turbolente a causa di tantissimi assembramenti registrati in svariate zone della città. Ci vorrebbe un esercito per essere presenti ovunque. Nel weekend che ci ha avvicinato alla zona gialla la gente si è sentita ormai libera di fare ciò che vuole, quasi a briglie sciolte e in maniera pericolosa. L'invito è di non abbassare la guardia. Il peggio non è passato, proprio in questi frangenti corriamo il rischio di perdere tutto quello di buono fatto». Per il numero uno della polizia municipale in questa fase occorrerebbe puntare l'attenzione sui locali noti punti di ritrovo in particolare dei giovani. «Quella dei bar - continua - è una questione delicata che richiede massima attenzione per il numero di persone che vi stazionano da mattina a sera con continui passaggi di bottiglie, bicchieri, spesso senza mascherine, e dunque con un rischio di contagi elevatissimo. Possiamo anche comprendere il mini-raduno di tre o quattro giovani, ma quello di adulti è sconcertante. Concentreremo gli sforzi per evitare problemi e per tutelare la comunità». 

Dal sindaco Clemente Mastella arriva l'invito alla prudenza per non vivere altri week end del genere. «Evitiamo scene come quelle di ieri (sabato, ndr) e oggi (ieri, ndr). Per restare in zona gialla o per diventare zona bianca ci vorrà ancora molto tempo e serve la massima responsabilità da parte di tutti. Quella attuale è una finta normalità e se non stiamo attenti torneremo in zona arancione o addirittura rossa. Il fenomeno assembramenti purtroppo riguarda tutte le città, la voglia di stare assieme bisogna contenerla. Siamo all'ultimo miglio. Se sbagliamo nel mese di maggio ci giochiamo l'estate. Sarebbe un disastro soprattutto economico e ognuno poi si dovrà sentire colpevole soprattutto moralmente. Ci sono stati e ci saranno controlli ancora più severi da parte nostra e anche della polizia. Quella avvenuta in città sabato sera con quattro denunciati è una vicenda spiacevole. Ho già dato la mia solidarietà ai vigili». 

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Il Mattino