Escalation di aggressioni ai sanitari, negli ospedali le guardie armate

Escalation di aggressioni ai sanitari, negli ospedali le guardie armate
Sarà ripristinata in tempi brevi la guardia armata fissa presso il «Rummo» e il «Sant'Alfonso» di Sant'Agata: l'azienda ospedaliera San...

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Sarà ripristinata in tempi brevi la guardia armata fissa presso il «Rummo» e il «Sant'Alfonso» di Sant'Agata: l'azienda ospedaliera San Pio ha indetto una gara a procedura aperta per il ripristino del servizio di vigilanza, per due anni e per un importo di 700.800 euro. Un provvedimento che arriva dopo anni di attesa e di polemiche sulla sicurezza: ora è attivo solo un servizio di guardia, non armata dalle 8 alle 24 a servizio degli ospedali, e h24 a servizio del Pronto soccorso. In più occasioni e da più parti, negli ultimi anni, è stato sollecitato il ripristino della guardia armata soppressa a causa dei tagli al budget aziendale, soprattutto in occasione degli episodi di violenza perpetrati negli ultimi due anni nei confronti del personale sanitario. Sulla questione sono intervenute istituzioni e organizzazioni sindacali, oltre all'Ordine provinciale dei Medici e degli Odontoiatri che, il 19 marzo, insieme agli Ordini delle altre province campane, ha incontrato il ministro della Sanità, Giulia Grillo, per avviare il confronto sul nodo sicurezza per i presidi ospedalieri. Con l'indizione della gara per il ripristino della guardia armata nei presidi ospedalieri di Benevento e di S. Agata un primo importante passo è stato compiuto, perché, in caso di aggressioni verbali e fisiche a medici e infermieri, la presenza di personale specializzato, ancor prima dell'arrivo delle forze dell'ordine, rappresenta un importante deterrente per gli aggressori e consente un controllo maggiore in caso di pazienti a rischio, con turbe psichiche e con problemi di dipendenze.

 

Accanto alla soluzione legata al ripristino della guardia armata, è necessario comunque potenziare la dotazione organica dei pronto soccorsi, in quanto la carenza di personale è spesso motivo di attese prolungate che generano tensioni, aumentando la possibilità che si verifichino atti di violenza. Queste le soluzioni che riguardano il territorio in senso stretto, a cui tuttavia devono essere affiancate quelle legislative, in merito alle quali, sempre gli Ordini dei Medici campani, hanno chiesto al ministro Grillo di accelerare sul provvedimento mirato a determinare l'aggravante di pena e la procedibilità d'ufficio nei casi di aggressione nei confronti dei medici e degli operatori impegnati nel prestare assistenza. Intanto, in seguito ad avviso pubblico per il conferimento di incarico quinquennale di direzione di struttura complessa di Neonatologia con Tin, la commissione esaminatrice ha assegnato il punteggio più alto a Francesco Cocca, risultato primo del cinque candidati e nominato nuovo direttore del reparto dal direttore generale, Renato Pizzuti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino