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Viale degli Atlantici, la fase 3 stenta a decollare. Portate a termine con grande rapidità le operazioni di abbattimento di 26 pini considerati a rischio e i trattamenti endoterapici delle altre conifere colpite da attacchi parassitari, si fa attendere invece l'avvio dell'ultimo step messo in programma dal Comune. Va effettuata la sostituzione degli esemplari appena eliminati e di quelli rimossi nel 2019 per un totale di 40 alberi, così da rimpiazzare integralmente i numerosi tagli eseguiti negli ultimi anni. Ma la sostituzione al momento non è in cantiere.
L'assessorato all'Ambiente ha già proceduto alla rimozione delle ceppaie residue all'interno delle vasche che accoglieranno i nuovi impianti, ma non ha reso noti i tempi dell'annunciato avvicendamento. Probabile che sullo stallo abbia inciso la prescrizione condizionante imposta dalla Soprintendenza che ha preteso la ricollocazione di pinus pinea (pino domestico) per garantire la continuità storica e geografica del duplice filare che si avvia a festeggiare i 90 anni, ancorché rimaneggiato.
Elementi integranti del patrimonio ambientale e urbanistico rappresentato da viale degli Atlantici, non a caso tutelato anche dal Puc come zona associata per estensione al centro storico. Ma non solo: nel procedere alla sostituzione si dovranno impiantare alberi di altezza non inferiore ai 3 metri per minimizzare l'effetto visivo dell'alternanza tra esemplari vecchi e giovani. Un compito che si sta rivelando complesso, come testimonia lo stand by confermato anche ieri dai competenti uffici di settore. Il reperimento e il costo delle piante sono elementi che non agevolano il completamento dell'operazione portata a conclusione fin qui con grande solerzia. Non ci sono invece vincoli da parte del servizio fitosanitario della Regione in merito alle condizioni arboricolturali del nuovo impianto: «Se il Comune è pronto può procedere anche subito - assicura Pasquale Pio Izzo, responsabile degli uffici cittadini del Servizio - Dal punto di vista meteoclimatico, è preferibile effettuare gli impianti in un periodo con precipitazioni abbastanza ricorrenti e temperature non eccessivamente rigide.
Parallelo al capitolo verde urbano viaggia quello del decoro. A sollevare la questione ieri è stato il consigliere comunale e segretario provinciale di Azione Vincenzo Sguera: «Le recinzioni ancora presenti tra viale Atlantici e via Pacevecchia vanno rimosse al più presto. Oltre ad essere antiestetiche, quelle reti color arancio sono inutili, sono un ricettacolo di immondizia e rappresentano anche un pericolo. Già in passato, durante i lavori delle commissioni consiliari, è stata più volte sottolineata, dal sottoscritto e da altri consiglieri, l'esigenza di liberare completamente i marciapiedi dalle recinzioni. Considerato che è stato completato nelle scorse settimane il taglio dei pini ritenuti pericolosi, procrastinare la rimozione delle reti non ha alcun senso. Chiedo al settore Lavori pubblici - conclude Sguera - di intervenire al più presto».
Rimozione che dovrebbe comunque arrivare a breve in concomitanza con più sostanziali interventi di riqualificazione concordati nell'ultimo briefing svoltosi la scorsa settimana negli uffici del settore tecnico: «D'intesa con il dirigente Antonio Iadicicco - anticipa l'assessore Mario Pasquariello - si è convenuto di sollecitare l'impresa affidataria a dare avvio al rifacimento o sostituzione puntuale dei marciapiedi e della sede stradale di viale degli Atlantici, via Pacevecchia e via Fratelli Rosselli. Si tratta di lavori appaltati da anni ai quali, evidentemente, non si è potuto dare attuazione fin qui per le ben note ragioni».
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