Varianti e scuole, l'allarme di Mastella: «Così rischiamo di non aprire»

Varianti e scuole, l'allarme di Mastella: «Così rischiamo di non aprire»
«Sono preoccupato perché, se in città ci sono 14 ragazzi under 19 contagiati con la variante Delta, penso ai risvolti negativi cui potremmo assistere in...

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«Sono preoccupato perché, se in città ci sono 14 ragazzi under 19 contagiati con la variante Delta, penso ai risvolti negativi cui potremmo assistere in diversi ambiti da qui a qualche mese». Così il sindaco Clemente Mastella commenta la recrudescenza del virus sul territorio. «Se la variante Delta dice - dovesse avanzare in maniera drammatica, rischiamo di non riaprire le scuole e di perdere un altro anno prezioso sotto il profilo scolastico ma. Ne uscirebbe fortemente danneggiata anche l'economia, mentre, ci sarebbe una ricaduta negativa sugli ospedali, costretti a impegnarsi nella lotta contro il Covid e a trascurare altre patologie gravi».

In perfetta sintonia con il sindaco Mastella, è il direttore generale dell'Asl Gennaro Volpe che insiste sulla necessità di raggiungere un'alta percentuale di vaccinati, tra gli studenti, per poter cominciare l'anno scolastico con la didattica in presenza. «Dobbiamo mantenere alta la guardia dice anche se non abbiamo criticità di rilievo, incluso il caso Morcone che è sotto controllo. L'introduzione del green pass sta avendo un impatto positivo perché l'adesione dei disertori sta aumentando sensibilmente negli ultimi giorni. La partecipazione degli over 60 è ormai del 90%, mentre, con i giovani nella fascia di età compresa tra i 12 e i 19 anni, siamo già al 60% dei vaccinati. In questa settimana, abbiamo ancora una volta messo in campo tutte le forze per potenziare la campagna vaccinale, recuperando gli indecisi e i timorosi. I richiami, a chi si vaccina adesso li faremo nella settimana successiva a quella di ferragosto, a distanza di 28 giorni dalla somministrazione della prima dose per consentire sia agli utenti che agli operatori di andare in vacanza». Quello del 60% dei vaccinati nella categoria dei giovani e dei giovanissimi è sicuramente un traguardo apprezzabile ma non sufficiente per consentire l'inizio dell'anno scolastico in sicurezza perché il governatore Vincenzo De Luca è convinto che sia necessario raggiungere una percentuale di almeno l'80% della popolazione scolastica. Bisogna, tuttavia, riconoscere che il Sannio sta rispondendo bene alle continue sollecitazioni e sta recuperando il tempo perduto, nell'ottica di creare tutti i presupposti per arrivare all'inizio dell'anno scolastico con le carte in regola per bypassare la didattica a distanza. 

Nella giornata di ieri, è stato mantenuto lo stesso trend di lunedì, con un numero più o meno simile di vaccinati con la prima dose nei cinque centri Asl del territorio in cui si stanno effettuando gli open day. Dunque, i giovani e i giovanissimi stanno rispondendo agli appelli lanciati in questi giorni ma, prima dell'inizio della scuola, sarà necessario anche avere la certezza che il personale scolastico a diretto contatto con gli alunni siano vaccinati. È un elemento importante, soprattutto per tutto il personale che lavora a stretto contatto con i bambini in età prescolare e con quelli inscritti alle scuole primarie di primo e secondo grado, che hanno un'età inferiore ai 12 anni e che non sono inseriti nel programma vaccinale.

Rimane fermo a sette, il numero dei positivi a Morcone dove, il virus si è diffuso all'interno di un nucleo familiare di contrada Cuffiano, in forma abbastanza asintomatica, soprattutto tra i componenti della famiglia che erano già stati vaccinati. In questa fase della pandemia, in cui sono stati resi immuni ospedali, cliniche, centri di ricovero per anziani e per disabili, le famiglie rappresentano il nuovo elemento di maggiore diffusione del virus. Infatti, dopo i tre componenti di una stessa famiglia di Apice e gli 11 casi registrati nei comuni di San Nicola Manfredi e di Sant'Angelo a Cupolo, in seguito a una festa, i casi di Morcone confermano il trend del virus. Si può considerare più o meno stazionaria la situazione dei ricoveri al Rummo dove, uno dei quattro pazienti in degenza in Malattie infettive è stato dimesso, riportando a tre il totale dei ricoverati.

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Il Mattino