Caserta, vigili vicini allo sciopero: «Stop a turni massacranti»

Caserta, vigili vicini allo sciopero: «Stop a turni massacranti»
I vigili urbani entrano in stato di agitazione. La decisione al termine dell'assemblea indetta dall'Usb che si è svolta ieri mattina nel parco auto, all'aperto,...

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I vigili urbani entrano in stato di agitazione. La decisione al termine dell'assemblea indetta dall'Usb che si è svolta ieri mattina nel parco auto, all'aperto, e non nella sede del comando della polizia municipale non dotata di aria condizionata. I dipendenti del Comune, non tantissimi a dire la verità, hanno messo in evidenza una situazione drammatica non solo sotto il profilo economico-finanziario, ma anche relativamente alla fatiscenza delle strutture e ai turni massacranti degli agenti.



Il mancato pagamento delle ore di straordinario del mese di aprile e il no dell'Osl all'ammissione dei crediti che vantano gli agenti per servizi prestati nel 2013-2014 alla massa passiva hanno fatto scattare la protesta che ora continua e non solo per ottenere i soldi spettanti. Sì, perché questi ultimi episodi sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un vaso pieno quello della polizia municipale che si sente come un braccio operativo senza alcun potere decisionale e senza alcuna considerazione nella gestione dei servizi che lei stessa deve garantire. Per evitare uno sciopero, i sindacati hanno deciso, quindi, di proclamare lo stato di agitazione prima di avviare la procedura di raffreddamento.

Caserta, vigili urbani in assemblea: «Siamo in trincea senza straordinari»

L'assemblea, durata circa due ore, che ha visto la partecipazione di esponenti di Usb, Cisl e Uil (assente la Cgil), ha deliberato di raccogliere un dossier comprensivo delle dichiarazioni spontanee dei dipendenti comunali da sottoporre all'attenzione dell'amministrazione. Ma soprattutto ha stabilito di impugnare la delibera n. 49 con la quale l'Osl ha negato i pagamenti delle attività svolte nel corso dei progetti «Obiettivo sicurezza stradale» e «Nnidac», e di dare mandato ai legali per il recupero di tali somme. Inoltre, è stato deciso che saranno sospese tutte le attività di straordinario fino a quando non saranno pagati gli importi dovuti per i precedenti turni di servizio. Sottolineata anche la mancata convocazione della delegazione trattante in merito allo stanziamento di fondi per i vari settori, tra cui anche quello della polizia municipale: «L'atteggiamento dell'amministrazione si legge nel verbale dell'assemblea va contro tutte le normative di colloquio tra sindacati e istituzioni. È da sottolineare che si tratta dell'ennesimo atto secretato, in quanto le Rsu non sono state informate di tale decisione dell'Ufficio, nonostante previsto anche nella stessa determina».

Altro punto dolente evidenziato nella riunione quello dei turni: si chiederà, infatti, all'amministrazione di «mettere fine ai turni di servizio massacranti per gli operatori, i quali si vedono inseriti di turno pomeridiano fino alle 24 e il mattino successivo alle 5:30, non riuscendo a compensare il fabbisogno del riposo psicofisico», si legge sempre nella nota, dove viene indicata la necessità di rivedere la distribuzione delle ore di straordinario e della reperibilità, nonché il rispetto del regolamento. «Più volte hanno rimarcato i presenti i lavoratori si sono visti negare ferie e riposi, giustificati dalle esigenze di servizio. La carenza di organico non può gravare sui lavoratori che già si vedono costretti a fare turni massacranti».

La situazione è diventata, quindi, incandescente in un momento già critico per il settore che soffre di una carenza di personale di non poco conto. In pianta organica si prevedono 125 unità e all'appello ne mancano 42. Al momento sono attivi 69 vigili dei quali soltanto 26 sono abilitati al servizio esterno. Tra controlli alla sosta, incidenti, verifiche ambientali e commerciali, in una giornata tipo gli agenti effettuano una trentina di interventi sul territorio.


È facile capire perché si nota la loro assenza per le strade. I turni giornalieri di 5 persone non riescono a coprire né i settori nei quali devono operare né i luoghi dove dovrebbero essere presenti considerando che gli operatori si occupano, tra l'altro, di sicurezza stradale, del rispetto di atti e regolamenti emanati dall'amministrazione comunale, della circolazione stradale, di attività edilizia e di tutela ambientale, di attività commerciale ed annonaria.
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Il Mattino