Covid a Caserta: altri cinque decessi ma è record di guariti: sono 386

Covid a Caserta: altri cinque decessi ma è record di guariti: sono 386
Sono cinque i decessi legati al virus del Covid negli ultimi due giorni. Almeno quelli che sono stati certificati dall'Asl di Caserta, stando al report pubblicato ieri. Cinque...

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Sono cinque i decessi legati al virus del Covid negli ultimi due giorni. Almeno quelli che sono stati certificati dall'Asl di Caserta, stando al report pubblicato ieri. Cinque decessi che alzano la quota dei pazienti che non ce l'hanno fatta a superare l'infezione: ora è 101 il numero totale dei morti risultati positivi al Coronavirus. Ma c'è un dato che si attendeva di leggere da molto tempo e che porta non poco conforto. Si tratta delle guarigioni. Una vera e propria esplosione considerando il trend di quest'ultimo mese. Sono 386 quelle accertate dall'azienda sanitaria casertana, per un totale di 2.466 guarigioni dall'inizio dell'epidemia. Un numero però ancora basso, ma che si spera possa aumentare nelle prossime settimane. Alto come sempre invece quello relativo ai nuovi contagi.

Nel report dell'Asl si legge che sono 443 i nuovi positivi in tutta la provincia: sono 10.570 i contagiati dalla prima fase della pandemia nel Casertano, di cui 8.003 attuali. Come diceva qualche giorno fa il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo, per capire l'entità e la gravità dell'emergenza bisogna tenere sotto osservazione due fattori: il numero dei ricoverati in Terapia intensiva (che al momento non preoccupa particolarmente) e quello dei decessi legati al Covid. Ieri altre cinque persone sono state sconfitte, nonostante tutte le cure e le attenzioni possibili. Ora Terra di Lavoro piange 101 defunti in questa emergenza Coronavirus. Anche un carabiniere di San felice a Cancello, ricoverato al Covid Hospital di Maddaloni, non ce l'ha fatta.

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Diversi i fattori che determinano un decesso. Il più delle volte la spiegazione che viene data dalle autorità sanitarie e dei medici specialisti è che il Covid aggrava delle patologie già in atto o delle anomalie che portano l'organismo a difendersi meno dagli «attacchi» del virus. Altra possibilità per spiegare il decesso è che la positività al Covid possa portare il paziente a sviluppare una serie di complicanze respiratorie che non vengono risolte in tempo, ragion per cui il Covid diventa fatale. Almeno stando alle informazioni raccolte sui decessi fino a questo momento, a livello locale e nazionale.

«Le complicanze da Covid-19 che portano al decesso sono principalmente la polmonite (79% dei casi) e l'insufficienza respiratoria (55%). Altre complicanze meno frequenti sono lo shock (6%), la sindrome da distress respiratorio acuto (Ards) ed edema polmonare (6%), le complicanze cardiache (3%), la sepsi e le infezioni non specificate (3%)», si legge nel rapporto «Impatto dell'epidemia Covid sulla mortalità: cause di morte nei deceduti positivi a Sars-Cov-2», sviluppato in collaborazione tra Istat e Istituto superiore della Sanità, e pubblicato il 16 luglio scorso.

Fatto sta che mentre l'epidemia continua a diffondersi, gli operatori sanitari restano in trincea a combatterla. A partire da questa settimana, poi, secondo quanto dichiarato dal manager Russo, arriveranno i rinforzi. Da un lato le 25 unità della Protezione civile che verranno distribuite in diverse attività, dall'altro il potenziamento dei Team Covid in tutti i distretti del Casertano. Fonte primaria per i medici e gli infermieri utili ai servizi anti Covid saranno quei camici bianchi della specialistica ambulatoriale la cui attività è stata sospesa proprio per l'emergenza Covid. Diversi poi saranno quei medici igienisti che verranno reclutati ad hoc per l'assistenza ai pazienti Covid.

Inoltre, è stato indetto l'avviso pubblico per 50 infermieri con contratto a tempo determinato e sono state utilizzate alcune graduatorie per reclutare diverse figure sanitarie. Nell'ambito della strategia di potenziamento delle unità in campo per la lotta al Coronavirus, c'è chi, come il consigliere regionale Gianpiero Zinzi, si preoccupa se possa essere possibile una riduzione del personale sanitario in alcuni presidi del territorio, come nel reparto di Cardiologia dell'ospedale di Marcianise. «In conseguenza di ciò - si legge in una lettera del consigliere al direttore dell'Asl di Caserta - il Pronto soccorso cardiologico potrebbe essere costretto a effettuare dei turni con gravi ricadute sull'utenza, specie a seguito della chiusura degli ospedali di Maddaloni e Santa Maria Capua Vetere», entrambi convertiti in Covid Hospital. La lettera del consigliere Zinzi fa da eco a un'altra missiva, a firma di alcuni consiglieri comunali di Marcianise. Nella stessa lettera al direttore dell'Asl di Caserta, Zinzi scrive anche di una mancata collaborazione nell'offerta sanitaria ai cittadini da parte dei vertici dell'azienda sanitaria. «Lo conferma la nota con la quale l'amministrazione comunale di Marcianise, mentre annuncia l'avvio dello screening anti Covid per la cittadinanza, non manca di denunciare la carente collaborazione proprio da parte del distretto sanitario».
 

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Il Mattino