Vaccheria, raid di teppisti contro le fontane antiche a Caserta: rubati anche i rubinetti

Negli anni si sono moltiplicate le denunce, gli appelli, le richieste di aiuto ma nulla è cambiato

Il raid contro le fontane della Vaccheria
Una storia di inciviltà senza fine che preoccupa non poco gli abitanti della frazione storica Vaccheria, dove da anni, si ripetono episodi di vandalismo. Ieri mattina,...

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Una storia di inciviltà senza fine che preoccupa non poco gli abitanti della frazione storica Vaccheria, dove da anni, si ripetono episodi di vandalismo. Ieri mattina, è accaduto un altro scempio, peraltro, questa volta prontamente riparato grazie all'intervento del Comune stimolato dalle tempestive denunce degli stessi residenti. Nella mattinata ci si è accorti che, probabilmente durante la notte, qualcuno aveva asportato i rubinetti delle due fontane situate nella piazza, proprio sotto la chiesa, dalle quali sgorgava un abbondante flusso di acqua.



«Questo episodio segue di qualche giorno altri due simili che si sono verificati a San Leucio, in piazza della Seta, e a Briano, all'incrocio fra via Quercione e via Fratelli Bandiera. Anche qui - dice Michele Visca, residente della zona - sono stati asportati i rubinetti. Una cosa gravissima soprattutto per la ripetitività del gesto. Furto o atteggiamento di spregio verso il patrimonio comune? Eppure - aggiunge Visca - siamo nel pieno della storia, quella che dovrebbe costituire la base per un rilancio non solo culturale ma anche economico». E' una denuncia, ormai, «senza speranze», quella di Vincenzo Alizieri, il primo, ieri mattina ad accorgersi dell'accaduto: «Esco presto per allenarmi e ho visto questo nuovo danno che ho subito fotografato e denunciato. Stavolta, gli addetti del Comune sono arrivati subito a porre rimedio. Anche se parziale. Infatti - racconta - il rubinetto di una fontana è stato sostituito. Nell'altra, invece, si è proceduto solo a tappare la fuoriuscita di acqua. Sono rassegnato - aggiunge Alizieri: nessuna delle promesse fatte è stata mantenuta e noi spesso siamo costretti a rimediare da soli. Come nel caso dei dissuasori di pietra messi in tondo nella piazza per evitare il parcheggio selvaggio: c'è chi di notte si diverte a farli rotolare e a spostarli. Una cosa incomprensibile. E non so quante volte alla settimana io come anche altri abitanti, ci vediamo costretti a rialzarli. Poi ci lamentiamo se i giovani scappano. Quelli che vanno fuori per lavoro o per studio, una volta sperimentata la qualità della vita altrove, non tornano più».

L'evento capitato ieri è tanto più grave perché colpisce una comunità e un territorio troppe volte abbandonati. Negli anni si sono moltiplicate le denunce, gli appelli, le richieste di aiuto ma, ad oggi, nulla è cambiato. E i residenti guardano con preoccupazione al futuro prossimo che vedono problematico anche per le promesse finora mancate. «Sono almeno due anni che ci promettono l'istituzione della Zona a traffico limitato e l'istallazione di telecamere per la video sorveglianza. Ma nulla è stato realizzato», dice Giovanni Marino, della Pro loco di Vaccheria.

«Il timore è che neppure per la primavera e l'estate si riesca a realizzare i progetti già annunciati. Così saremo costretti ancora una volta a sopportare l'invasione di migliaia di giovani che, soprattutto nel week end, devastano il nostro territorio mangiando in strada e abbandonando sul posto i rifiuti, ascoltando musica ad altissimo volume fino a tarda notte, festeggiando e schiamazzando disturbando i sonni di chi ha la sfortuna di abitare sul posto. Senza dimenticare la cattiva abitudine del parcheggio selvaggio: è capitato spesso che i residenti non potessero rientrare in casa con l'auto, in quanto trovavano ferme davanti ai propri cancelli macchine e motorini». Ma, secondo Giovanni Marino, la situazione è ancora più complessa se ci si sposta verso il bosco che si apre nei pressi di Vaccheria e lungo la strada che conduce al Casino vecchio. «Ancora vi si trovano abbandonati rifiuti anche di grandi dimensioni. Televisori, lavatrici, materassi, la dimostrazione plastica dell'inciviltà che trionfa. Certo, di fronte a questi vandali maleducati non ci si può fare nulla: ci vorrebbe un'opera si rieducazione che nessuna amministrazione può porre in essere. Ma può, questo si, - dice - rispettare i patti e le promesse, istituendo al più presto la Ztl e istallando le telecamere che sarebbero un validissimo deterrente per gli incivili».

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Il Mattino