Caserta, Ztl già nel pomeriggio. Volano multe e proteste. «No» dei commercianti

Caserta, Ztl già nel pomeriggio. Volano multe e proteste. «No» dei commercianti
Con i tempi che corrono, fra zone di vario colore per Covid, fra orari di zone cittadine a traffico limitato che cambiano, segnaletica fuorviante perché non aggiornata e...

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Con i tempi che corrono, fra zone di vario colore per Covid, fra orari di zone cittadine a traffico limitato che cambiano, segnaletica fuorviante perché non aggiornata e altra segnaletica di tono decisamente risibile, ci vuole poco a far aumentare il nervosismo che ciascuno per vari motivi si porta dentro.


Dal primo maggio gli orari in vigore per le Ztl hanno subito variazioni che nulla mettono e nulla levano a quanto servano dal momento che non esiste rete più bucata di questa che dovrebbe limitare la circolazione delle auto nel centro cittadino. Tra i cambiamenti adottati con ordinanza pubblicata il 27 aprile c'è quello che riguarda via Gasparri che definire illogico per la sua immotivazione rende poco l'idea della sua sostanza. La strada che da piazza della Prefettura porta a piazza Gramsci e corso Trieste con prosecuzione in via Battisti-via Veneto-viale Ellittico-Stazione ferroviaria o via Appia, resta interdetta dal venerdì alla domenica dalle ore 17 alle ore 3, un anticipo di alcune ore sull'orario che era stato determinato dagli affollamenti da movida in tempi in cui si poteva nelle stradine affluenti di piazza Gramsci.

Il cambiamento nessun miglioramento porta al deflusso del traffico perché quel poco di movida che oggi ci si può permettere non parte dalle 17 che con l'ora legale è quasi un primo pomeriggio. Il cambiamento è venuto soltanto a penalizzare l'attività degli esercizi artigiani e commerciali di via Gasparri, pochi ma comunque da tutelare. Si sono mossi subito gli esercenti danneggiati: una lettera al sindaco e all'assessore alla Mobilità e Traffico datata 29 aprile non ha avuto ovviamente risposta.

Il parrucchiere, il titolare dell'istituto ortopedico per invalidi, l'artigiano elettrauto e altri negozianti hanno rappresentato l'evidenza: i clienti non possono accedere agli stalli del parcheggio, quello della villa è perennemente occupato, addio clientela. Cosa cambia se si riporta l'orario di interdizione al traffico alle ore 20? Nulla e i commercianti sperano nel passo indietro. In questi due primi venerdì e sabato della nuova disposizione se ne sono viste delle belle, automobilisti alle prese con polizia municipale rigorosa e sorda a chi faceva notare la contraddizione del cartello segnaletico con i vecchi orari con l'ordinanza emessa, segnale visibilissimo e non fantasma come la nuova ordinanza riservata ai pochi intimi che frequentano il sito del Comune che è l'albo pretorio che l'informatica infligge. Utilità del cambiamento, quindi, nessuna, con l'aggravante della solita sciatteria, la permanenza cioè del segnale che contraddice l'ordinanza.


E ci si è posto, poi, il quesito: come raggiungono la stazione ferroviaria gli automobilisti provenienti da corso Giannone, e le autostrade i clienti dell'albergo di piazza Vanvitelli? Abbiamo accennato ai «segnali farlocchi», il primo premio resta di diritto a quelli di viale Medaglie d'Oro e via Unità italiana che da un quinquennio avrebbero dovuto obbligare i bus turistici a far scendere i visitatori a piazza IV Novembre-Monumento ai Caduti e proseguire al parcheggio di piazza Carlo III, condannando i malcapitati a un tragitto pedonale di 980 metri, nella speranza di indurli a fare shopping nei negozi del Corso che oggi di negozi non ne ha quasi più. Ma il cartello è ancora lì.
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Il Mattino