Tim Cook, prima di riuscirci, ripeteva spesso ai suoi: «Apriamo un centro di ricerca a Napoli, che è uno dei luoghi più sfidanti della Terra». Cresce del...
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Come detto, il mondo del venture capital - compreso quello istituzionale targato Cassa depositi e prestiti - ha dato benzina a circa 9.300 start up e creato un giro d'affari di 1,2 miliardi di euro e oltre 50mila posti. Soltanto in Campania, stando agli ultimi monitoraggio fatti nel 2018, sono nate 734 di queste realtà, che scendono a 508 in Sicilia, 312 in Puglia, 188 in Calabria, a 97 in Basilicata e 55 in Molise. Al riguardo è interessante l'esperienza da investitore di Landi: «Ho ricevuto finora 360 proposte sulle quali puntare. Di queste 120 arrivavano da startupper meridionali. Personalmente, sui sei progetti che seguo in Italia, tre sono al Sud: partecipo a Napoli, con un investimento complessivo di 3 milioni di euro, a una startup nata da un'idea dei ricercatori dell'istituto Pascale, che hanno rivoluzionato le cure di alcune neoplasie con i semini radioattivi che bruciano la massa tumorale. Per evitare che questi semini rovinino le parti sane, all'Ircss napoletano si sono resi conto che bastava attaccarli con la colla nell'area sulla quale intervenire. A Lecce ho investito quasi 4 milioni in uno spin off del Cnr sulla diagnostica precoce dell'osteoporosi. A Campobasso, con il nostro intervento da 2 milioni di euro si è sviluppata una pomata che con una particolare batterio tratta le dermatiti acute dei bambini».
Nelle prossime settimane Cdp annuncerà l'avvio di un fondo per investire nelle start up innovative. Con una dotazione di un miliardo di euro, il veicolo dovrebbe essere una Sgr impegnata come cosiddetto fondo dei fondi per dare risorse ad altri investitori impegnati in questa direzione. Il governo italiano ha deciso che i Pir - i piani individuali di risparmio - debbano spendere il 3,5 per cento di quanto raccolto nei venture capital. E anche il Sud si muove velocemente su questo fronte: l'ex rettore del Sant'Anna di Pisa Riccardo Varaldo ha deciso di trasferire a Napoli la sede del Citec (Centro di innovazione e tecnologia) per aiutare le università del Mezzogiorno a trovare soldi per sviluppare i loro progetti e dare loro una struttura industriale. Leonardo ha offerto gratuitamente ai giovani ricercatori spazi nel suo stabilimento di Nola. Invitalia, con Resto al Sud e il veicolo Investitalia, ha contribuito a incubare circa 2.200 imprese di under36. «Con Varaldo - conclude Landi - pensiamo di raccogliere attraverso il Citec 2 o 3 milioni di euro per aiutare le università a superare due gap tipicamente italiani che nel Mezzogiorno hanno ripercussioni molto profonde: la difficoltà a brevettare le idee e di produrre quella che noi chiamiamo Proof of concept, cioè una prima sperimentazione che dimostra che il progetto in corso possa funzionare. Ma per farlo servono esperienze che qui mancano». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino