Afragola contro la camorra, commemorazione al maresciallo ucciso

Assegnata alla sua memoria la medaglia d’argento al valor militare

La commemorazione del maresciallo ucciso
Sono passati 47 anni ma Afragola non ha dimenticato il maresciallo capo Gerardo d'Arminio, divenuto simbolo della lotta contro la criminalità organizzata.  ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sono passati 47 anni ma Afragola non ha dimenticato il maresciallo capo Gerardo d'Arminio, divenuto simbolo della lotta contro la criminalità organizzata. 

Questa mattina, autorità civili e militari hanno ricordato quella tragica giornata durante la quale il militare fu sottratto all’affetto dei suoi cari. Alla commemorazione hanno partecipato anche una rappresentanza del Comune di Montercorvino Rovella, di cui era originario, e del presidio Libera di Casoria. Quella corona di fiori vicino al busto bronzeo del maresciallo, in piazza Gianturco, ha un alto valore simbolico: indica non solo che il militare non è stato dimenticato, ma soprattutto l’importanza della lotta contro la criminalità organizzata. Nella basilica pontificia intitolata a Sant’Antonio da Padova si è svolta, inoltre, la celebrazione eucaristica commemorativa. 

Era precisamente il 5 gennaio del 1976, quando il maresciallo venne ucciso. Alla vigilia dell’Epifania, come tanti genitori, si recò con il figlio di 4 anni in un negozio di giocattoli. Voleva rendere felice il suo piccolo, ma in pochi minuti tutti i sorrisi divennero lacrime. Ancora dentro il negozio di giocattoli, fu ucciso da esponenti di un clan camorristico a soli 39 anni

Il maresciallo d’Arminio si era sempre distinto per intuito e acume investigativo. Aveva inferto duri colpi alla criminalità organizzata, sia a Cosa Nostra che alla camorra. Aveva indagato anche sul traffico di stupefacenti lungo l'asse tra Campania e Sicilia. Alla sua memoria è stata assegnata la medaglia d’argento al valor militare. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino