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Partono le denunce dei vaccinati per sbaglio a Napoli, protagonisti inconsapevoli di un errore umano per il quale l'Asl Napoli 1 Centro è già corsa ai ripari. Dopo la scoperta dello scambio dei sieri per cui, lo scorso 30 maggio, 44 napoletani sono stati vaccinati nell'hub di Capodimonte con AstraZeneca invece che Moderna, c'è chi ha deciso di procedere con azioni legali nei confronti dell'azienda sanitaria.
La volontà di far finire la vicenda nelle mani degli avvocati è stata riferita da alcuni dei vaccinati con il farmaco sbagliato che, in ogni caso, rappresentano una minoranza rispetto al clima generale di serenità con cui è stata accolta la notizia dell'errore. Tra le 22 persone convocate ieri dalla commissione dell'Asl partenopea che sta procedendo a verificare quanto accaduto, sono state due le persone che hanno annunciato un prosieguo giudiziario. C'è da dire che, per molti, si è trattato di un errore senza conseguenze, almeno fino ad oggi. L'episodio sembra non aver turbato chi ieri si è recato a Capodimonte, e nemmeno gli altri candidati che hanno partecipato agli Open day Pfizer, in programma a Napoli fino a domenica.
La scoperta dello scambio di vaccini, lo scorso 30 maggio, alla Fagianeria, nel Real Bosco di Capodimonte, è avvenuta a chiusura di cancelli quella stessa sera.
Nessun provvedimento disciplinare e nessuna rimozione dagli incarichi è stata disposta nei confronti degli operatori sanitari coinvolti, loro malgrado, nelle somministrazioni sbagliate. Questa la decisione dell'Asl sulla vicenda da interpretare, appunto, come «un errore umano». «Nessuna macchina organizzativa o azione umana, per quanto ci si possa lavorare, è scevra da errori», ha commentato Ciro Verdoliva, direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro che ha messo in piedi una commissione per affiancare i vaccinati per sbaglio e verificare le loro condizioni di salute. «Nonostante la massima attenzione e i protocolli che abbiamo messo in campo, quanto accaduto ci ricorda che non si può e non si deve mai abbassare la guardia», ha aggiunto il manager sostenendo che «l'errore, in questo caso, ha come risultato l'immunizzazione da un virus che è sempre e comunque il rischio maggiore».
Intanto, il maxi Open day Pfizer è cominciato al rallentatore sia nelle registrazioni che nelle presenze. Deludente il bilancio di ieri, primo giorno dei quattro in cui sono coinvolti tutti i centri vaccinali e anche la postazione mobile, ora in villa Floridiana. Su un totale di 15.350 dosi disponibile ne sono state somministrate 8.069. «All'Atitech abbiamo prenotato il 22% dei posti sabato e il 21% domenica, alla Mostra per gli stessi giorni va ancora peggio con il 12% sabato e il 17% domenica», conclude Verdoliva che invita i cittadini ad aderire alla campagna anti-Covid come ha già fatto il 60% dei napoletani.
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