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«Pendolare tra casa mia e qui sarebbe stato impossibile: a Cuneo, o meglio in provincia di Cuneo, io mi ci sono dovuto trasferire»: a raccontarlo è Giuseppe Rega, 30 anni residente a Palma Campania in provincia di Napoli ma da due anni domiciliato a Cuneo, Moretta per la precisione, a più di 900km da casa e di professione bidello. Esattamente come la protagonista della storia che ha fatto il giro del web tra testate locali e nazionali per poi essere messa in discussione: «Avevo pensato di fare il pendolare per l’inizio ma i costi sarebbero stati troppo alti», commenta Giuseppe che la sua di storia la racconta a malincuore: «Mi sono trasferito dopo aver ottenuto il lavoro presso la scuola: così ed è una vita sacrificata, pendolare sarebbe stato impossibile anche per il tempo». Ma la famiglia e soprattutto la compagna e la figlia di appena 4 anni di Giuseppe sono però rimasti nel comune di origine: «Riesco a scendere due volte l’anno, a Natale e in estate, qualche volta salgono loro, sia per i costi che per i tempi: è lontanissimo e la mia compagna cresce la piccola. Con il bus spendo intorno ai 30 euro ma ci vogliono 14h, con l’aereo si risparmia volando in settimana ma io lavoro e non posso. Il treno è caro sempre».
Giuseppe il bidello lo fa in una scuola per l’infanzia di Moretta, con turni dalle 7 alle alle 14.12 o dalle 11 alle 18.12.
Alla domanda sul perché abbia allora accettato, la risposta è semplice: «Per acquisire punteggio e trasferirmi un giorno vicino casa o almeno non così lontano come sono ora, con un lavoro stabile, cosa che non avevo nel mio comune dove avevo, invece, un lavoro durissimo e anche mal pagato».
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