«Nell'area metropolitana di Napoli solo 71 edifici scolastici, pari al 17%, sono stati costruiti con criteri antisismici e solo su 112 è stata effettuata la...
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«La Cgil Napoli, insieme alle categorie della scuola Flc e dell'edilizia Fillea - prosegue il documento - ritiene necessario attuare un grande progetto di riqualificazione del patrimonio scolastico metropolitano nel quale 'sicurezza e sostenibilità' diventano le parole chiave per garantire la qualità e la vivibilità necessaria per traguardare il successo formativo grazie ad ambienti moderni e edifici sicuri. Un serio e condiviso progetto di riqualificazione del patrimonio scolastico ha in sè enormi potenzialità dal punto di vista sociale, di qualità della vita nei territori, dell'ambiente e della socialità in particolare nelle periferie. Pensiamo che vada costruito insieme alle associazioni, alle categorie produttive ed associazioni professionali, ai genitori, affinché la qualità e la sostenibilità degli interventi siano oggetto di attenzione». «Questa pandemia - secondo la Camera del lavoro metropolitana di Napoli - può essere un'occasione unica per poter finalmente cambiare registro e non va sprecata. Come non va sprecata la possibilità di ripensare la scuola che deve essere sempre più legata al territorio come comunità educante. La crisi educativa e sociale prodotta da questo anno scolastico spezzato va in-serita fra le emergenze da affrontare con maggiore coraggio e decisione. Se l'assembramento sarà un ulteriore problema da risolvere allora occorrerà ripensare a nuovi luoghi fuori la scuola così come sarà necessario il tempo scuola fuori della scuola stessa. Riconsiderare gli spazi fuori la scuola vuol dire utilizzare luoghi diversi, accessibili a tutti, come beni confiscati o realtà dismesse, teatri o parchi archeologici. Per la ripresa del Paese, la scuola e i servizi educativi per la prima infanzia sono temi che vanno affrontati al pari delle attività produttive, non perché rispondono a problemi di conciliazione famiglia-lavoro per i genitori, ma perché diritti costituzionali dei bambini e ragazzi a ricevere un'istruzione e ad avere accesso alle risorse per il pieno sviluppo delle proprie capacità e creare le condizioni affinché nessuno resti indietro». «La scuola - conclude la nota - è un luogo di uguaglianza e nello stesso tempo di rispetto delle diversità, in cui tutti possano sentirsi ciò che sono. E deve concorrere a formare una generazione di donne e uomini autonomi e liberi. La Cgil Napoli vuole contribuire con un nuovo protagonismo sociale a far sì che il diritto allo studio non venga più negato».
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Il Mattino