Tra le 97 scuole primarie, istituti comprensivi e secondarie di primo grado di Napoli finora quelle con almeno un caso di positività sono 25, ovvero un quarto del totale. A preoccupare non è il numero di positivi, ancora basso per far impennare la curva dei contagi, ma la nuova normativa connessa alla variante inglese e i protocolli da seguire in casi di Covid. Per i dirigenti scolastici anche un solo studente positivo può mettere in crisi la pianificazione della didattica in presenza, poiché i responsabili dei distretti Asl dopo il contact tracing predispongono la quarantena fiduciaria per la classe e per la prima volta anche per il personale scolastico (sia docenti che personale Ata) in contatto con il positivo nei 14 giorni precedenti. In isolamento, la classe seguirà le lezioni in Dad, mentre i docenti, impossibilitati a fare lezione da remoto agli alunni di altre classi in presenza, devono essere sostituiti. Nessuno però accetta nomine di pochi giorni, e per molti dirigenti anche un solo caso in più potrebbe imporre la Dad per tutte le classi per mancanta di personale. 

«Se nei prossimi giorni avrò altri due di casi sarò costretta a chiudere la scuola perché avrò tutto il consiglio in quarantena», ammette provocatoriamente Tania Vece, dirigente dell'Istituto comprensivo Pertini-Don Guanella di Scampia. «Attualmente ho solo 3 alunni positivi su 1.150, ma per il nuovo protocollo ho 16 docenti in isolamento fiduciario e 2 collaboratori. È paradossale perché alcuni sono stati in classe solo per un'ora, sono tutti vaccinati, ho termoscanner, sanificatori in ogni aula, macchine sanificatrici... sono a un punto limite non per l'aumento dei positivi, ma per il personale». Per il nuovo protocollo finiscono nel tracciamento «docenti presenti dei 14 giorni precedenti, quindi anche quelli in sostituzione. E noi dirigenti siamo nel caos». E infatti al Circolo 84° E.A. Mario all'Arenella, un caso in una classe e la conseguente quarantena di docenti e personale Ata fino al 24 aprile, porta 6 classi in Dad. Situazione simile all'Ic 88° De Filippo di Ponticelli, che con un caso in una prima media e la quarantena dei contatti stretti (alunni e docenti) andranno in Dad tutte le prime. All'Ic Augusto di Bagnoli le classi in Dad sono tre prime medie e proseguiranno fino al 23 aprile, ma solo in una c'è stato un positivo. Va anche peggio all'Ic Nazareth-Musto dei Camaldoli, dove un dipendente del plesso Santa Croce positivo ha costretto la dirigente Carmela Libertino alla chiusura fino al 22 aprile di quell'edificio e Dad per tutte le classi di ogni ordine e grado, poiché non ha chi possa sostituirlo nelle sue funzioni. All'Ic 26° Imbriani-De' Liguori all'Arenaccia, 2 positivi con due classi e 7 docenti in isolamento fiduciario. 

Tre casi al 4° Circolo Maria Cristina di Savoia a Chiaia, due all'Ic Quarati all'Arenella, un caso al Circolo 33° Risorgimento di Soccavo, all'Ic 72° Palasciano di Pianura e anche all'Ic 49° Toti Borsi Giurleo di Ponticelli con classe e 3 docenti in quarantena. Assai complessa invece la situazione all'Ic 43° Tasso-San Gaetano di Piscinola che negli ultimi giorni ha avuto tre casi, ma in quarantena ci sono alunni e docenti di due quinte, una seconda, due prime, e una sezione del Plesso infanzia Madonna delle Grazie.